Terremoto a Napoli, serie di scosse: la più forte di magnitudo 3.5, avvertita dalla popolazione
Nel pomeriggio sono state avvertite alcune scosse di terremoto a Napoli e dintorni: la più forte di magnitudo 3.5
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5, con epicentro l’area della Solfatara a Pozzuoli (Napoli), è stata registrata alle 15:14 di mercoledì 16 marzo. Secondo le prime informazioni, fornite dall’Ingv, il sisma sarebbe avvenuto a una profondità di 3 chilometri. Sarebbe poi stato seguito da uno sciame di scosse di portata inferiore nei minuti successivi. Non si registrano danni a persone o cose.
Terremoto a Napoli, serie di scosse: la più forte di magnitudo 3.5
Alle 15.14 di mercoledì 16 marzo gli abitanti nel Napoletano hanno avvertito distintamente alcune scosse di terremoto.
La più forte ha fatto registrare una magnitudo di 3.5.
L’epicentro non è lontano dal comune di Pozzuoli.
Terremoto a Napoli: i comuni dove si è avvertito
Tanto spavento per una scossa durata diversi secondi: al momento, comunque, non si registrano danni significativi.
Ecco nel dettaglio i dati registrati da Ingv:
Comune | Provincia | Distanza dall’epicentro | Popolazione |
Pozzuoli | Napoli | 5 chilometri | 81.661 |
Quarto | Napoli | 6 chilometri | 40.930 |
Bacoli | Napoli | 6 chilometri | 26.560 |
Monte di Procida | Napoli | 8 chilometri | 12.886 |
Marano di Napoli | Napoli | 9 chilometri | 59.874 |
Napoli | Napoli | 10 chilometri | 974.074 |
Calvizzano | Napoli | 10 chilometri | 12.329 |
Qualiano | Napoli | 11 chilometri | 25.702 |
Terremoto a Napoli, l’area interessata dal terremoto
L’area della Solfatara – spiega l’Osservatorio Vesuviano – è naturalmente soggetta a bradisismo, e a questo fenomeno sono collegati vari sciami sismici di diversa intensità in corso da mesi.
La scossa è stata avvertita distintamente anche nella città di Napoli, soprattutto ai piani alti degli edifici.
Diverse le segnalazioni giunte sia dai quartieri collinari di Napoli (Vomero e Colli Aminei) sia dall’area limitrofa al lungomare.
Si tratta dell’evento più forte nell’area flegrea dalla crisi del bradisismo del 1983-84, quasi quaranta anni fa.
L’evento principale – accompagnato da un boato – è stato preceduto dalla mezzanotte tra martedì 15 marzo e mercoledì 16 marzo da uno sciame di 16 eventi minori e seguito da altri 6 eventi di minore intensità nel giro di pochi minuti.