Stipendi dei parlamentari a chi ha bisogno? Le loro reazioni
Da Salvini a Giorgia Meloni, le reazioni dei parlamentari alla proposta di destinare il loro stipendio in quarantena a chi ne ha bisogno
La trasmissione Mediaset ‘Le Iene’ ha lanciato una proposta ai parlamentari italiani: destinare il loro stipendio in quarantena a chi ne ha bisogno in questo periodo di emergenza coronavirus. Come si legge sul sito della trasmissione, deputati e senatori hanno percepito “15.000 euro a testa per due mesi” a marzo e aprile, per un totale di “oltre 27 milioni“, per “5 giorni di lavoro al mese“.
Questa la domanda de ‘Le Iene’ ai parlamentari: “Perché non distribuiamo questi soldi agli italiani in difficoltà?”.
Il sito della trasmissione ha anticipato alcune reazioni dei parlamentari: il segretario della Lega Matteo Salvini e Renato Brunetta di Forza Italia, per esempio, hanno tirato dritto davanti alla proposta dell’inviato.
Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia ha replicato: “Io non mi vergogno, perché ho contribuito a un fondo per l’ospedale di Bergamo, le forze dell’ordine e le forze armate”.
Giorgia Meloni, leader di Fdi, ha sposato l’idea de ‘Le Iene’, aggiungendo: “Mi volete far linciare dal Parlamento italiano”.
Tra gli altri favorevoli ci sono il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (M5S), Vittorio Sgarbi (che però ha precisato: “I miei stipendi vanno ai miei figli e alle cause, faccio fatica ad arrivare a fine mese: verrò alla mensa de Le Iene!”), l’ex ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli e Stefano Buffagni del M5S.
Francesco Boccia del Pd ha dichiarato: “L’idea mi piace ma conosco alcuni che lo fanno e non lo dicono”.
Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, ha risposto: “Non ho niente in contrario, lo sto già facendo”.
Maurizio Lupi (Gruppo misto) e Ettore Rosato (Italia Viva) hanno difeso il fatto di lavorare comunque tutti i giorni.