Stati Generali, la frecciata di Conte e la replica di Salvini

Il premier Giuseppe Conte è intervenuto a margine degli Stati Generali, nella giornata in cui ha partecipato anche Vittorio Colao per lanciare le sue proposte. Il presidente del Consiglio ha voluto subito chiarire, come riporta l’Ansa: “A differenza di altri governi non lasciamo i lavoratori, non li abbandoniamo per strada, non consentiamo che siano licenziati”. E ha aggiunto: “Vogliamo riformare gli ammortizzatori sociali e cassa integrazione: vogliamo riformare uno strumento che si è rivelato farraginoso”.

Mes, Conte: “Non c’è necessità di attivarlo”

Quanto al Mes, “come governo abbiamo detto che in questo momento non c’è necessità di attivarlo”, ha spiegato Conte. “Dovremo costantemente aggiornarci. Non ci sono delle certezze: Semmai dovremo fare delle valutazioni le faremo con il Parlamento, non c’è alcun cambiamento”.

Il futuro di Conte e l’ipotesi di un partito

Il premier ha poi fatto un focus sul suo futuro, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse intenzionato a candidarsi col M5s o a capo di un partito: “Io ho un incarico che è forse il più sfidante in questo momento storico. Non bisogna ripristinare la normalità ma dobbiamo fare meglio. Io ho iniziato questa esperienza avendo un’altra occupazione, è stata una situazione anomala”.

“Ho un’occupazione – ha sottolineato il premier – lo dico a tutti quelli che inseriscono la figura di Conte nei sondaggi, lo dico ai miei compagni di viaggio, se domani tornerò alla mia occupazione sarò soddisfatto”.

In merito ai presunti finanziamenti al M5s da parte del Venezuela, notizia smentita da Davide Casaleggio, Conte ha commentato: “Non reputo opportuno valutare vicende interne ad una delle forze di maggioranza”.

Conte: “Obiettivo è scuola in presenza”

Il premier ha poi toccato anche il tema scuola, ribadendo l’intenzione di spingere per la didattica in presenza: “Alla didattica a distanza il Paese non era preparato, alcuni studenti non hanno potuto partecipare. Ritorneremo a scuola, con interventi urgenti all’edilizia scolastica”.

Conte e la stoccata all’opposizione

Conte ha quindi concluso l’intervento con una stoccata al centrodestra: “Alle opposizione dico: potremo rimanere con diversità di posizione e di idee, non raccogliere il nuovo invito, rende la democrazia italiana un po’ singolare. Se poi vogliono scegliere loro il luogo non c’è problema, ma rifiutare il confronto rende il sistema democratico singolare”.

La replica di Salvini

A queste parole ha prontamente replicato il leader della Lega Matteo Salvini, come riportato dall’Ansa: “Conte senza vergogna: sa benissimo che non abbiamo mai rifiutato il confronto. In Parlamento o a Palazzo Chigi siamo pronti a ribadire le nostre proposte su infrastrutture e tasse, burocrazia e giustizia”.

“Quando uscirà dalle ville – ha chiosato Salvini – aspettiamo l’aspirante leader di partito nelle sedi istituzionali e non alle passerelle, d’altronde se Conte avesse ascoltato i nostri suggerimenti, avrebbe liberato soldi alle imprese e sulla cassa integrazione non avremmo i drammatici problemi che stanno ancora angosciando quasi un milione di italiani”.