Scuola, lezioni al via in alcune regioni: le 10 regole da seguire
In alcune regioni d'Italia riaprono ufficialmente le scuole: quali sono le regole da seguire
Oggi, lunedì 7 settembre, riaprono ufficialmente le scuole in alcune regioni d’Italia: nello specifico, oggi è il primo giorno di scuola per gli studenti di Bolzano e provincia, ma tornano in aula anche i bambini delle materne in Lombardia e nelle regioni del Nord. Inoltre, anche a Vo’ Euganeo, uno dei primissimi focolai di coronavirus in Italia, le scuole ripartono oggi. Nel resto d’Italia, al netto di alcune eccezioni, la data prevista per la riapertura ufficiale delle scuole è, invece, quella del 14 settembre.
Riapertura scuole: cosa preoccupa Mattarella
Secondo il ‘Corriere della Sera’, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella guarderebbe con ansia crescente il ritardo nella consegna dei nuovi banchi monoposto da parte del commissario Arcuri.
La maggior parte di essi, infatti, sarà consegnata solo nel mese di ottobre e alcuni produttori hanno già iniziato a far sapere che si proseguirà anche nella prima parte di novembre.
Non è tutto: stando a quanto riportato dal ‘Corriere della Sera’, il Capo dello Stato, che è stato ministro dell’Istruzione in passato, si sarebbe aspettato maggiore collaborazione tra maggioranza e opposizione e, forse, anche all’interno del governo sul tema della riapertura delle scuole.
Riapertura scuole: le 10 regole del pediatra
‘Il Messaggero’, che sul tema della riapertura delle scuole ha intervistato Giuseppe Mele, presidente della Società italiana Medici Pediatri (“Bisogna avere molta attenzione e cautela, soprattutto a scuola, dove le possibilità di assembramento sono molto frequenti”), ha stilato una lista di 10 regole da seguire.
La prima regola: “Occorre misurare la temperatura per capire se il bimbo ha la temperatura alta e, se dovessero esserci sintomi che fanno pensare a un raffreddamento, bisogna utilizzare tutte le precauzioni possibili. Bisogna poi controllare che il bimbo indossi la mascherina e abbia con sé un gel disinfettante. Il grembiulino va lavato ogni giorno”.
La seconda regola: “La temperatura dei bambini può essere un sintomo dell’infezione in corso. Va misurata sia a casa, prima di uscire, sia all’ingresso a scuola. In caso di febbre, il bambino non può andare a scuola. E occorre subito contattare il pediatra”.
La terza regola: “La mascherina va indossata sempre, a prescindere dall’età, ed è importante che a scuola i bambini indossino le mascherine chirurgiche”.
La quarta regola: “Le palestre vanno utilizzate evitando gli assembramenti. Per questo, è preferibile stabilire dei turni di accesso. Meglio le attività all’aperto”.
La quinta regola: “In questo periodo non è consigliabile organizzare gite scolastiche”.
La sesta regola: “Per gli insegnanti sottoporsi al test sierologico è un obbligo morale. Un insegnante che non si è sottoposto allo screening rappresenta un pericolo, perché è una fonte di contagio per tutti gli altri”.
La settima regola: “Meglio accompagnare a scuola i bambini con la propria auto. Se non è possibile, assicurarsi che nello scuolabus ci sia un allineamento verticale. Se si utilizzano i mezzi pubblici, meglio evitare le ore di punta. La mascherina non va mai tolta”.
L’ottava regola: “In classe il bambino dovrà stare attento agli assembramenti. Niente lavoretti in gruppo o spostamenti non controllati. Anche per andare in bagno si dovranno seguire le misure di precauzione. Lavaggio delle mani e utilizzo della mascherina sono imprescindibili”.
La nona regola: “Il momento della merenda va gestito con molta attenzione. È bene evitare gli assembramenti, si tratti di corridoio o di cortili. È possibile stabilire che si faccia a turno. Meglio se la merenda viene consumata rimanendo seduti al banco”.
La decima regola: “Meglio evitare di lasciare i propri bimbi a casa degli amichetti.Se comunque si decide di fare incontrare i bambini nel pomeriggio, bisogna avere la massima accortezza perché indossino sempre la mascherina. E stiano distanti se consumano la merenda insieme”.