Scuola ed elezioni, rischio boom di contagi: la stima di Crisanti
Servono fino a 400mila tamponi al giorno secondo Crisanti: il calcolo basato sul rientro a scuola e le prossime elezioni
Con la riapertura delle scuole e le elezioni imminenti emerge un nuovo problema secondo Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova. Il rischio, come ha dichiarato l’esperto a “Buongiorno” su SkyTg24, è di una vera e propria “esplosione” di nuovi contagi da coronavirus. proprio come è avvenuto in Francia dopo il voto.
Scuola ed elezioni, quanti tamponi servono: il calcolo
La premessa di Crisanti, che ha messo a punto un piano per aumentare i tamponi, è che i test che facciamo adesso “ci bastano appena per controllare la situazione”. Tuttavia, bisogna considerare “che le scuole non sono ancora ripartite, che le attività produttive ripartono questa settimana e che ci sono milioni di persone che entrano e escono dall’Italia ogni mese”
“Ci dovrebbero bastare tra i trecentomila e i quattrocentomila tamponi al giorno“, ha dichiarato.
Il calcolo di Crisanti è basato sul fatto che, se gli alunni sono circa otto milioni e “per ogni ragazzo che ha la febbre immediatamente scatta il tampone per il ragazzo, per la classe, per gli insegnanti, per i bidelli, per i genitori dei bambini”, allora “ogni persona genera la necessità di fare cento o centocinquanta tamponi“.
Per quanto riguarda le elezioni, ha aggiunto l’esperto, “con sessantamila sezioni elettorali con scrutatori e rappresentanti di lista che ovviamente vengono esposti alla possibilità di contagio. In Francia dopo le elezioni c’è stata un’esplosione”.
Vaccino entro l’anno, il parere di Crisanti
Alla domanda se crede che il vaccino sarà pronto entro l’anno, come ha annunciato Speranza, Crisanti ha risposto: “No. Un vaccino è una cosa estremamente complicata, purtroppo non ha tempi comprimibili”.
“Si diceva – ha continuato – che il vaccino sarebbe stato pronto a dicembre, adesso si parla della fine dell’anno prossimo. Alla fine dell’anno prossimo si dirà fra altri sei o sette mesi, perché i tempi sono quelli. Un vaccino sicuro, testato con efficacia avrà quei tempi. Secondo me lo avremo nel 2021“.
Mascherine in classe: cosa ne pensa Crisanti
Infine, l’esperto ha offerto il suo parere anche sulle mascherine in classe: “Se teniamo gli studenti tutti zitti per ore va bene che non la indossino in classe, ma non ce la vedo una classe che sta in silenzio per ore. Di fatto aboliamo l’interazione sociale in una classe, perché nel momento in cui si parla si emette droplet. Bisognerebbe che i ragazzi abbiano a disposizione la mascherina e se parlano se la mettono. Le mascherine andrebbero indossate anche seduti al banco, specialmente se si inizia una conversazione. A scuola si parla”.