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Scoperto in Svezia il più grande giacimento di terre rare d'Europa. Cosa sono e perché sono importanti

Scoperto un deposito di oltre un milione di tonnellate di terre rare, metalli fondamentali per la produzione di microprocessori e batterie

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

In Svezia è stato scoperto il più grande giacimento conosciuto in Europa di terre rare, elementi essenziali per la fabbricazione di prodotti di alta tecnologia come microprocessori, batterie e pannelli solari. Ad annunciarlo è stata LKAB, compagnia mineraria di stato svedese.

Scoperto in Svezia il più grande giacimento di terre rare d’Europa

Il giacimento di terre rare si trova nella regione di Kiruna, nel nord della Svezia, e promette di essere il più grande mai rilevato in Europa.

Secondo le stime della compagnia mineraria, dal deposito individuato si potrebbe ricavare più di un milione di tonnellate di metalli, molto richiesti nei settori della tecnologia avanzata e delle energie rinnovabili. L’inizio della produzione è previsto per il 2027.

“Questa è una buona notizia, non solo per LKAB, la regione e il popolo svedese, ma anche per l’Europa e il clima”, ha spiegato in un comunicato l’amministratore delegato del gruppo statale Jan Moström.

Il giacimento di terre rare, ha detto, “potrebbe diventare un importante tassello per la produzione di materie prime critiche, assolutamente cruciali per la transizione verde“.

 Le terre rare sono fondamentali per produrre prodotti tecnologici di largo consumo come gli smartphone

Cosa sono le terre rare

Con la denominazione di terre rare (in inglese Rare Earth Elements – REE) vengono indicati 17 elementi chimici presenti nella tavola periodica, tutti metalli.

Il gruppo delle terre rare include cerio (Ce), disprosio (Dy), erbio (Er), europio (Eu), gadolinio (Gd), olmio (Ho), lantanio (La), lutezio (Lu), neodimio ( Nd), praseodimio (Pr), promezio (Pm), samario (Sm), scandio (Sc), terbio (Tb), tulio (Tm), itterbio (Yb) e ittrio (Y).

A differenza di quanto si potrebbe intuire dalla denominazione, le terre rare sono elementi piuttosto abbondanti nella crosta terrestre, ma con una bassa concentrazione. Ad essere rari sono i grandi depositi dai quali poter estrarre questi metalli a costi non proibitivi.

Perché sono così importanti

Le terre rare sono note anche come i “metalli della tecnologia”, in quanto vengono usati per la realizzazione di un vasto numero di prodotti tecnologici come smartphone, tv, chip, batterie, magneti e fibre ottiche.

Le terre rare hanno avuto un ruolo centrale nella rivoluzione tecnologica degli ultimi 20 anni, perché hanno permesso di ridurre notevolmente le dimensioni dei dispositivi elettronici.

Questi metalli inoltre sono cruciali per la tecnologia “green”. Le terre rare ad esempio vengono usate per la produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e motori elettrici e lampade a basso consumo.

Perché il giacimento è importante per l’Europa

La scoperta del giacimento di terre rare in Svezia costituisce un importante passo in avanti per i Paesi europei, profondamente dipendenti dalla Cina per le forniture di questi elementi.

L’Europa è povera di materie prime di questo tipo e dipende dalle importazioni dall’estero. Soprattutto dalla Cina: Pechino controlla il mercato delle terre rare, possedendo circa il 35% delle riserve globali di questi elementi.

La Cina ha riserve per 44 milioni di tonnellate; seguono Vietnam (22 milioni), Brasile (21 milioni) e Russia (12 milioni).

Fonte foto: ANSA

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