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Scoperto il nuovo gruppo sanguigno Er: cosa si sa sul nuovo sistema studiato in una ricerca inglese

Importante scoperta della scienza medica per prevenire alcune malattie rare

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Importante scoperta nel campo medico grazie a uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “Blood”. La ricerca del National Health Service Blood and Transplant (Nhsbt) ha infatti permesso di scoprire un nuovo gruppo sanguigno denominato Er. Il nuovo sistema si va a inserire tra i quattro grandi gruppi sanguigni già noti: A, B, 0 e AB.

Scoperto il nuovo gruppo sanguigno Er

Il gruppo sanguigno Er, a dir la verità, era stato scoperto nel 1982, ma soltanto grazie agli ulteriori passi avanti della ricerca è stato possibile fornire un quadro un po’ più chiaro sul nuovo sistema. La scoperta è avvenuta analizzando il sangue di 13 pazienti con degli antigeni sospetti.

Gli studiosi del gruppo del Nhsbt hanno identificato cinque variazioni negli antigeni Er: le varianti conosciute Era, Erb, Er3 e due nuove Er4 ed Er5. Sequenziando i codici genetici dei pazienti, gli esperti sono stati in grado di individuare il gene che codifica le proteine della superficie cellulare. Si tratta di un gene familiare alla scienza medica, ovvero il gene PIEZO1 associata già ad alcune malattie conosciute.

I gruppi sanguigni con cui abbiamo più familiarità sono A, B, 0 e fattore rhesus (che è il + o il -), ma in realtà ci sono molti diversi sistemi di gruppi sanguigni basati su un’ampia varietà di antigeni di superficie cellulare e loro varianti.

La ricerca dopo le morti sospette

La ricerca è partita dopo le morti sospette di due neonati. Dal decesso dei piccoli, infatti, è stato avviato un piano di ricerca per cercare di comprendere le cause della loro malattia emolitica e, dopo vari studi, si è arrivati alla scoperta del nuovo gruppo.

Scoperta per la prevenzione

I risultati sono molto importanti per alcuni casi rari in medicina trasfusionale. Infatti quando un globulo si presenta con un antigene che il nostro corpo non ha classificato come nostro, il nostro sistema immunitario si attiva, inviando anticorpi per segnalare la distruzione delle cellule portatrici di antigene sospetto.

Può capitare, in alcuni casi rari, che in gravidanza i tessuti del feto vengano riconosciuti come estranei e quindi aggrediti. Gli anticorpi generati passano attraverso la placenta, portando alla malattia emolitica nel nascituro.

Fonte foto: 123RF

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