Scoperta nella Via Lattea una stella misteriosa che emette onde radio. Cos'è una magnetar
Nella Via Lattea è stato scoperto un misterioso oggetto cosmico mai visto prima: potrebbe trattarsi di una magnetar
Un gruppo di astrofisici ha individuato un oggetto cosmico nella Via Lattea mai visto finora. Si tratta di una specie di faro che emette lampi di onde radio a intervalli regolari, di venti minuti circa. La scoperta è stata effettuata dagli studiosi del Centro Internazionale di ricerca per la radio astronomia dell’Università Curtin, in Australia, ed è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Ma cosa potrebbe essere questo misterioso oggetto? Secondo gli autori della ricerca, potrebbe appartenere a una sottofamiglia di pulsar particolarmente ‘lente’, finora mai osservata, oppure essere prodotta da una magnetar.
- Cos'è una magnetar
- Come si forma una magnetar
- Magnetar o pulsar? Il parere di Possenti (Inaf)
- Perché l'oggetto misterioso è stato scoperto solo ora
Cos’è una magnetar
Una magnetar è una stella di neutroni con un enorme campo magnetico, di cui ad oggi si sa ancora poco. I primi studiosi a teorizzare l’esistenza di tali oggetti furono Robert Duncan e Christopher Thompson nel 1992.
Secondo Duncan e Thompson, il campo magnetico di una stella di neutroni può crescere esponenzialmente grazie a un effetto simile alla dinamo, divenendo molto più grande e trasformandosi quindi in una magnetar.
Come si forma una magnetar
Una magnetar può formarsi durante l’esplosione di una supernova, quando cioè una stella collassa in una stella di neutroni. In queste occasioni, il suo campo magnetico cresce in potenza e la supernova arriva a perdere il 10% della sua massa.
Secondo quanto osservato finora, si crede che una supernova su 10 arrivi a trasformarsi in una magnetar anziché in una normale stella di neutroni o in una pulsar.
Il campo magnetico di una magnetar è talmente potente da essere letale a una distanza di 1.000 chilometri, in quanto potrebbe strappare i tessuti per effetto del diamagnetismo dell’acqua, che reagisce al campo magnetico.
Magnetar o pulsar? Il parere di Possenti (Inaf)
Andrea Possenti, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) a Cagliari, ha commentato all’Ansa la notizia della scoperta: “Si tratta di un tipo di impulso radio finora mai riscontrato”. Lo studioso ha aggiunto che “da decenni conosciamo e studiamo impulsi simili a questi, che riteniamo siano prodotti da stelle molto compatte note come pulsar“.
Tuttavia, ha precisato Possenti, “le pulsar emettono impulsi molto più brevi e molto più rapidamente, della durata compresa tra pochi millisecondi e pochi secondi. Una sorgente come quella scoperta descritta su Nature è qualcosa di molto diverso“.
Perché l’oggetto misterioso è stato scoperto solo ora
Come mai, se l’impulso è così intenso, il segnale è stato notato soltanto adesso? Per Possenti “potrebbe essere dovuto a due motivi, uno ‘tecnico’ e uno ‘pratico’: dato che le pulsar a noi note hanno periodi e impulsi molto rapidi, tutti gli strumenti che cercano questi segnali si focalizzano su intervalli molto più brevi”.
“A questo – ha sottolineato – si aggiunge il problema delle interferenze. Le onde radio sono molto usate nelle attività umane e quindi distinguere un segnale anomalo proveniente dal cielo è in realtà molto complicato”.