Sciopero Rai parla Enrica Agostini, opinione su colleghi andati in onda: “Noi per diritti, loro per privilegi"
Sciopero Rai fallisce per i giornalisti in onda, Enrica Agostini li critica. Il duro discorso contro la censura dell'informazione
Stanno facendo il giro dei social le parole della giornalista Rai Enrica Agostina, rappresentate sindacale di Rainews. La giornalista, attraverso il suo discorso, ha testimoniato la lotta continua e quotidiana dei giornalisti contro i tentativi di censura. Ha aggiunto che bisogna aiutare i giovani, perché in posizione di svantaggio rispetto ai “veterani” che sono in Rai da più tempo. Il discorso non lesina in frecciatine verso i colleghi che sono andati in onda e hanno così permesso il fallimento del boicottaggio del servizio di informazione pubblico. Secondo Agostini questi avrebbero ricevuto dei benefici nell’andare in onda.
- Boicottaggio fallito, Tg in onda: l’accusa
- La censura: pressioni sulle parole da usare
- L’assenza di confronto con la politica: pura propaganda
Boicottaggio fallito, Tg in onda: l’accusa
Enrica Agostini, giornalista e rappresentante di Rainews, risponde a una collega e cita i giornalisti andati in onda nonostante la dichiarazioni di boicottaggio. “Il fatto che oggi in Rai uno sparuto gruppo di persone stia provando a mandare in onda i telegiornali da il senso che in loro c’è una questione politica”, dice.
La critica non finisce qui e anzi cresce di tono, arrivando a dire che quei colleghi in onda hanno avuto dei benefici. Le parole:
Noi facciamo delle battaglie per i diritti, loro fanno battaglie politiche per difendere dei privilegi che evidentemente in questo momento stanno avendo e, legittimati dai vertici Rai e dai Direttori.
La censura: pressioni sulle parole da usare
Agostini fa parte del comitato di redazione di Rainews24 e lavora a Politico da più di 20 anni. Dice che non ha mai subito pressioni e censure come quelle che sta subendo in questo periodo (dopo il caso Scurati la parola ‘censura’ è sempre più spesso vicino a ‘Rai’).
Per avvalorare la sua posizione, porta come prova l’uscita in ritardo di diversi pezzi che interessavano il pubblico: la storia della fermata del treno da parte di Lollobrigida, la notizia di Giambruno e le sue esternazioni e altre. Al contrario, dice ancora, “dobbiamo aprire i servizi con Giorgia Meloni” e delle dichiarazioni che la dipingono come grande statista.
L’assenza di confronto con la politica: pura propaganda
Secondo Agostini, quello che sta succedendo in Rai accadrà in cascata in altre realtà. “La politica ormai non vuole più il confronto con le domande, noi non facciamo più domande”, ricorda. E aggiunge: “Mandiamo alla politica dei video autoprodotti di pura propaganda e questo succede con la destra, non con la sinistra a cui riusciamo a fare ancora domande”.
“Non è un fatto di posizione politica la mia – sottolinea la giornalista – è un fatto oggettivo di quello che sta succedendo”. Allora, va verso la conclusione Agostini, l’obiettivo è “riprenderci la dignità”. La giornalista lamenta di dover contrattare la parola da mettere del pezzo. Dice di essere ancora libera, perché ha esperienza, ma che “ci sono colleghi più giovani che non riescono”.