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Sanremo, esplode il caso Junior Cally: politici contro il rapper

Esplode il caso Junior Cally al Festival di Sanremo: nel mirino una sua vecchia canzone

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dopo la lettera di 29 deputate per richiedere le scuse del direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo Amadeus, accusato di aver pronunciato frasi “sessiste” in conferenza stampa, esplode un altro caso sul palco del Teatro Ariston: il protagonista, stavolta, è il rapper Junior Cally, finito nel mirino della Lega (e non solo) per una sua canzone del 2017.

Su ‘Facebook’, la candidata della Lega alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, ha scritto: “Questo non è Sanremo: è SanSchifo. Uno schiaffo alle vittime e alle loro famiglie, al dolore, alle sofferenze inaudite delle donne sfregiate e violentate, un insulto senza precedenti a chi si è visto uccidere una figlia, una sorella, una compagna”.

Nel post della Borgonzoni si legge ancora: “Il ‘cantante’ Junior Cally sul palco di Sanremo è disgustoso. Uno che incita al femminicidio, allo stupro, alla violenza non può esibirsi tra i big del festival nazional popolare più famoso del Paese davanti a un pubblico di famiglie, giovani e bambini. È indegno“.

Ancora la Borgonzoni: “Come donna prima di tutto e come politico denuncio con rabbia questo scempio, è un’offesa a tutte le donne, uno schiaffo alle famiglie delle vittime di femminicidio“.

E poi: “Uno che canta ‘L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera‘ mentre si muove davanti a una giovane ragazza legata mani e piedi a una sedia e con un sacchetto sulla testa, mentre cerca, inutilmente, di liberarsi non è arte. È schifo, violenza, aberrazione“.

Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato la vicenda, sempre su ‘Facebook’, condividendo il post di Lucia Borgonzoni e scrivendo: “Senza parole“.

Poi, in una nota riportata da ‘Ansa’, ha aggiunto: “Junior Cally? Uno che incita all’odio e alla violenza contro le donne. Per un anno ho lavorato con Giulia Bongiorno per far approvare il codice rosso. Oggi leggo che la Rai e il più importante festival della canzone italiana, usando denaro pubblico, sdoganano femminicidio e stupro. Non ho parole: mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo”.

I capigruppo della Lega in Senato e alla Camera dei Deputati, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, hanno detto in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “Grave che Sanremo dia una patente di credibilità a certi personaggi come Junior Cally. Un esempio assolutamente sbagliato da dare ai nostri figli, che vanno ad ascoltare altre canzoni di questo pseudo artista e magari pensano che i loro contenuti siano del tutto normali. Invece, si intossicano di messaggi di odio e violenza”.

Ancora Romeo e Molinari: “Ogni artista è libero di proporre la musica e i testi che ritiene, ma al Festival di Sanremo, visto che viene trasmesso dalla Tv di Stato, occorre mettere dei filtri. Se siamo giunti a questo punto, c’è stata evidentemente una gestione superficiale da parte dell’Ad della Rai, Fabrizio Salini, e dello stesso Amadeus, che ha già dimostrato di non meritare la fiducia della Rai con le sue frasi sulle donne”.

Junior Cally ha attirato le critiche anche di altri partiti politici. In una nota riportata da ‘Ansa’, la senatrice del Movimento 5 Stelle Cinzia Leone, vicepresidente della commissione di inchiesta sul fenomeno del femminicidio, ha dichiarato: “Considero vergognoso che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi violente e che istigano alla violenza di genere. Ritengo che la RAI dovrebbe svolgere un ruolo importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne. Ma quanto meno esigo possa evitare di fomentarla dando spazio a questi “cantanti”. Ho ovviamente segnalato tutto con una comunicazione diretta alla Rai”.

Il segretario nazionale UDC Lorenzo Cesa, stando a quanto riferito da ‘Ansa’, ha commentato così il caso Junior Cally: “Credo che la partecipazione a Sanremo, monumento della canzone italiana, di un rapper come Cally che inneggia all’odio, agli omicidi, agli stupri, ai furti e utilizza parolacce nelle sue canzoni sia una scelta artisticamente discutibile, politicamente inopportuna, socialmente devastante. La dirigenza Rai dovrebbe vigilare. Non possono essere abdicate scelte così importanti che influenzano i teenagers del nostro Paese. Forse bisognerebbe toglierlo dalla competizione canora”.

L’onorevole Daniela Santanché (Fratelli d’Italia), su ‘Facebook’, ha commentato: ”Amadeus colleziona figuracce e continua a scatenare polemiche su Sanremo 2020, sempre meno Festival della musica. Scandalosa la scelta del rapper Cally, con canzoni che inneggiano alla violenza sulle donne. Qual è il criterio per cui è stata esclusa la Zanicchi è inserito Cally?”.

Sul suo sito, Lucio Malan, vicecapogruppo vicario dei senatori di Forza Italia, ha scritto: “Coloro che si sono indignati per il presunto ‘sessismo’ di Amadeus dovrebbero dare un’occhiata ai messaggi che trasmette nei suoi brani Antonio Signore, in ‘arte’ Junior Cally, uno dei 22 big di Sanremo 2020, che ha annunciato di ergersi come censore di taluni leader politici ed ha manifestato il suo autorevole apprezzamento per il movimento delle ‘Sardine'”.

La senatrice della Lega Giulia Bongiorno, presentatrice del ‘Codice Rosso’ contro la violenza sulle donne, ha detto in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “Mi piacerebbe che Junior Cally, dopo essersi difeso dalle polemiche sul suo squallido brano sostenendo che l’arte è libertà di espressione rispondesse a tre semplici domande: sa da dove nasce la violenza nei confronti delle donne? La sua mente è mai stata attraversata dal dubbio che rappresentare la donna come un oggetto significa far sentire l’uomo legittimato a fare del corpo della donna quello che vuole? È consapevole del fatto che facendo un uso distorto della sua libertà di esprimersi si fa complice di chi uccide le donne?”.

Caso Junior Cally, la posizione della Rai

Come riporta ‘Ansa’, il presidente della Rai Marcello Foa, in riferimento all’annunciata partecipazione del rapper Junior Cally al Festival di Sanremo, ha espresso “forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata”.

Ancora Foa: “Il Festival, tanto più in occasione del suo 70esimo anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani”.

Il presidente della Rai ha aggiunto che il Festival dovrebbe “promuovere il rispetto della donna e la bellezza dell’amore. La credibilità di chi canta deve rientrare fra i criteri di selezione. Chi nelle canzoni esalta la denigrazione delle donne e persino la violenza omicida, e ancora oggi giustifica quei testi avanzando pretese artistiche, non dovrebbe beneficiare di una ribalta nazionale”.

La conclusione di Foa: “Speriamo che il direttore artistico, che gode di stima anche per essere persona moderata e di buon senso, sappia riportare il Festival nella sua giusta dimensione”.

Caso Junior Cally, interviene il Codacons

Il Codacons ha mandato un avvertimento alla Rai: come riporta l’Ansa, se il rapper Junior Cally lancerà messaggi sbagliati, diseducativi o pericolosi dal palco dell’Ariston, l’azienda dovrà rispondere dei danni arrecati.

“Fa bene chi si indigna per le parole del rapper – ha detto il presidente Carlo Rienzi – In un momento in cui è massima l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, inserire in gara un cantante i cui testi possono rappresentare un pericolo specie per il pubblico più giovane, appare una scelta inopportuna”.

Rienzi ha proseguito: “È evidente che quest’anno la scelta degli artisti in gara a Sanremo è stata più che mai motivata da questioni di audience, andando a pescare quei cantanti che hanno un grande seguito di giovani e possono garantire ascolti, temiamo a discapito della qualità del Festival. Ma la Rai è avvisata: se saranno lanciati dal palco dell’Ariston messaggi diseducativi, l’azienda sarà chiamata dal Codacons a risponderne in tribunale”.

Sanremo, Borgonzoni e Salvini contro il rapper Junior Cally Fonte foto: Ansa
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