Regionali, l'affondo di Zingaretti su Salvini e Borgonzoni
In un comizio a Imola per le regionali in Emilia-Romagna il segretario del Pd va all'attacco della Lega
“Salvini è il numero uno a raccontare i problemi, ma anche il peggiore a risolverli. Dopo 15 mesi di Governo non ne ha risolto neanche uno, anzi ha vissuto sulle bugie su tasse, immigrazione, politiche della sicurezza”. Con queste parole riportate dall’Ansa Nicola Zingaretti va all’attacco del leader della Lega nel corso di un comizio a Imola, in provincia di Bologna, insieme ai candidati alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna.
“Io pongo il tema della sicurezza urbana nelle nostre città e denuncio che in 15 mesi Salvini non ha fatto nulla: quelli erano decreti propaganda. È stato il nostro governo che ha messo in finanziaria i soldi per gli straordinari alle forze delle ordine”, ha detto il segretario dem.
“I prossimi anni saranno anni di battaglia politica, economica e sociale. Questa è una regione governata bene e per invadere l’Emilia-Romagna hanno trovato una candidatura debole, se non finta“, ha detto Zingaretti, parlando della candidata leghista in Emilia-Romagna, Lucia Borgonzoni.
“Talmente finta – spiega – che non la propongono neanche. Salvini è in Emilia-Romagna perché è cosciente di aver candidato una figura debole. E quindi per i cittadini dell’Emilia-Romagna è in gioco la possibilità di combattere per le proprie famiglie, il proprio futuro, la crescita, il lavoro, l’innovazione, oppure di perdere questa possibilità”.
“Per l’Italia, lo dico da italiano, a noi serve un’Emilia-Romagna che continui a crescere, ad essere un punto di riferimento dei valori e modello di sviluppo”, ha aggiunto.
“Finalmente è una realtà. Grazie al Governo ci sono meno tasse sul lavoro e stipendi più alti per gli italiani. La vera differenza tra noi e Salvini è questa. Lui chiacchiera e noi lavoriamo per cambiare le cose”, ha affermato Zingaretti.
“E così continueremo, con grande serenità e grande fermezza, svelando le bugie degli altri. E dando la possibilità a questo Paese di riscoprire la speranza”, ha aggiunto.
Poi, rispondendo a una domanda sulla piazza di Bibbiano (Reggio Emilia) che in queste ore è al centro di una ‘contesa’ tra la Lega e le Sardine, il segretario del Pd ha detto che “quello che deve fare la Questura in una Repubblica lo decide la Questura e non i partiti politici”.
E a chi gli ha chiesto se il Pd abbia cambiato idea sulla prescrizione, Zingaretti ha risposto così: “Altri hanno detto esattamente l’opposto. Noi abbiamo una legge depositata in Parlamento e se non ci sarà un compromesso soddisfacente andremo avanti con la nostra legge”.
“Bisogna costruire in questo Paese e bisogna smetterla di distruggere, senza calpestare i valori e noi andremo avanti se non ci sarà un cambiamento che ci soddisfa”, ha aggiunto.
Poi una battuta sulla presidente del Senato Casellati e la posizione terrà il Pd lunedì nella giunta che voterà sul caso Gregoretti: “È evidente che il problema di oggi è un altro. La presidente del Senato doveva garantire, per la sua funzione, equidistanza e non l’ha fatto. Rifletteremo anche su questo”.