Bibbiano, Matteo Salvini senza simbolo della Lega: le motivazioni
Sul palco anche la mamma di Tommy. Per il leader della Lega necessario rivedere le leggi sugli affidi
Nessun simbolo della Lega è stato messo sul palco di Piazza della Repubblica di Bibbiano per l’evento organizzato dal Carroccio, ma solo uno striscione rosso con una scritta bianca e gialla: “Giù le mani dai bambini”. Matteo Salvini ha spiegato il motivo dell’assenza dei loghi del partito aprendo la manifestazione.
“Questa non è una serata di partito, ma una serata che che dovrebbe riunire tutte le persone perbene, perché quando si tratta di difendere i bambini dovremmo essere tutti uniti”, ha affermato il segretario durante il suo comizio, secondo quanto riporta l’Ansa.
“I protagonisti saranno solo mamme, papà e bambini. Purtroppo ci sono alcune centinaia di mamme e papà e vittime di ingiustizie, ma abbiamo chiesto a 5 testimoni di parlare anche a nome di chi non c’è più”, ha dichiarato Matteo Salvini usl palco di Bibbiano.
“Dispiace che a qualche metro di distanza da qui ci sia qualcuno pronto a fare polemica: il bene dei bambini dovrebbe unire tutti. La politica non dovrebbe dividersi su questo”, ha detto il leader della Lega rivolgendosi alle Sardine di Bibbiano che hanno affollato la piazza adiacente.
Nonostante le dichiarazioni del leader, davanti al Municipio di Bibbiano è apparso un camioncino elettorale per le prossime elezioni regionali con un’insegna con la sua foto e quella di Lucia Borgonzoni e la scritta: “Basta Pd, il 26 gennaio vota Lega, liberiamo l’Emilia Romagna”.
“Ci sono oltre 26mila bimbi allontanati, spesso per motivi giustificati. Ma se ce ne fosse solo uno lontano da mamma e papà senza motivo, allora è dovere di un popolo civile riportarlo a casa“, ha affermato Matteo Salvini.
“Dobbiamo rivedere la legge sull’affido condiviso: mamma e papà possono litigare ma i bambini devono rimanere con le famiglie”, ha dichiarato il segretario della Lega.
“Massimo rispetto per quelle case famiglia che aiutano sul serio i bambini, massimo disprezzo per quelle strutture che sui bambini hanno fatto i soldi. Viva Bibbiano e sappiate che sono pronto a dare la vita per riportare a casa questi bambini. Giù le mani dai bambini”, ha continuato.
Matteo Salvini ha poi chiamato alcuni genitori a testimoniare. “Anni fa persi il mio compagno, ucciso per futili motivi. Poi, dopo anni, dichiararono mia figlia adottabile, da affidare ai servizi sociali della Val D’Enza. Quando me lo dissero quasi caddi per terra. Pensavo a un errore, ma non c’era nessun errore“, ha dichiarato una madre, Valeria Bigi, secondo quanto riporta l’Ansa.
“Un Paese deve essere unito su questi temi. Mio padre non resse in seguito a quella storia, dopo un mese e mezzo morì. Era uno degli ultimi partigiani della Val D’Enza. Ho giurato che sin che avrò vita lotterò per cambiare le cose. Noi ci siamo sentiti protetti solo da Matteo Salvini, quando era ministro. Solo allora sentimmo lo Stato vicino“, ha concluso la donna.
“Quando vi accorgete di un problema di un vicino, parlategli, prendete un caffè insieme, ma non chiamate i servizi sociali“, ha invece affermato un padre. Sul palco della Lega in Piazza della Repubblica a Bibbiano, Matteo Salvini ha poi presentato la madre di Tommy, il bimbo rapito e ucciso a 18 mesi a Casalbaroncolo (Parma).