Omicidio Tommy, condannata esce con un permesso premio
Dopo quattordici anni di prigione, la donna è uscita con un permesso premio
Condannata a ventiquattro anni di prigione per il sequestro del piccolo Tommaso Onofri, Antonella Conserva è uscita con un permesso premio. L’accusa per la donna è di rapimento del bambino di diciotto mesi che a Casalbaroncolo (Parma) nel 2006 fu sequestrato e ucciso.
Così dopo quattordici anni, come riporta Ansa, la donna è uscita di prigione. Se quel piccolo non fosse stato ucciso, secondo i piani architettati all’epoca da Mario Alessi e Salvatore Raimondi, a fare da “carceriere” a Tommy sarebbe stata proprio Antonella Conserva, l’ex compagna di Alessi.
Oggi, secondo quanto riferito da News Mediaset all’Ansa, Antonella Conserva è in permesso premio. Si trova infatti fuori dalle mura del penitenziario di Bollate dove sta scontando la sua pena ed è stata recentemente trasferita dal carcere di Verona.
Omicidio Tommy, le parole della madre
“È stata una doccia fredda”, ha commentato ai microfoni di News Mediaset Paola Pellinghelli, madre del piccolo Tommy. “Sapevo che saremmo arrivati a questo momento”.
Rimasta anche vedova sei anni fa dopo la morte di suo marito Paolo, la madre di Tommy ha aggiunto:”Non pensavo che la vita di mio figlio valesse così poco. Antonella Conserva deve fare solo i conti con la propria coscienza se ne ha una”.
La donna ha poi ricordato gli anni trascorsi dopo la morte del figlioletto e tutti gli sforzi fatti per cercare di sopravvivere, nonostante tutto, a quell’orribile vicenda che le ha segnato l’esistenza: “Diciamo che la mia vita è cambiata. Ed è cambiata tanto perché comunque siamo rimasti in due. Sono quattordici anni che ogni giorno la mancanza di Tommy si fa sentire e oltretutto mi sono trovata ad arrangiarmi da sola, ad andare avanti. Fortunatamente adesso ho un ragazzo di ventidue anni che è cresciuto penso bene”.