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Salgono ancora i prezzi di benzina e diesel: il taglio delle accise non ha frenato gli aumenti

Il decreto Energia varato dal Governo ha ribassato il costo del carburante, ma le quotazioni del petrolio rischiano di vanificarne gli effetti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’intervento deciso dal Governo con il decreto Energia per ribassare il costo di benzina e diesel di circa 25 centesimi di euro ha ridato un po’ di fiato a cittadini ed aziende del nostro Paese, stritolati nella morsa del caro carburante. Ma potrebbe trattarsi solamente di un provvedimento palliativo, visto l’andamento dei prezzi nelle ultime ore.

Caro carburante, l’effetto del decreto Energia

Il costo di benzina e diesel oggi infatti è tornato ad aumentare nei distributori di carburante di tutta Italia. Da Milano a Roma, da Palermo a Torino, è durato poche ore il beneficio totale del taglio delle accise scattato martedì, visto che il giorno dopo il varo della misura i prezzi per gli automobilisti sono tornati a salire.

Le agenzia di stampa registrano come molte voci autorevoli in materiano siano addirittura arrivate a parlare di una “beffa“, segnalando che sulla scia di fortissimi rialzi delle quotazioni petrolifere internazionali (il barile di Brent supera i 120 dollari), già questa mattina – giovedì 24 marzo 2022, appena due giorni dopo il ribasso – i prezzi consigliati agli erogatori dalle multinazionali siano tornati a salire.

Il prezzo del petrolio e le ripercussioni sul taglio delle accise

Stando alle parole degli esperti, questo porterebbe ad un’erosione di circa un quinto dello sconto sull’accisa, con conseguente rialzo del costo del carburante. E se le quotazioni internazionali di benzina e gasolio sono salite ieri di circa tre e cinque centesimi al litro, tornando poco sotto il record storico dello scorso 8 marzo, già questa mattina Eni ha aumentato di sei centesimi al litro i prezzi consigliati ai distributori per l’erogazione ai consumatori.

I costi del carburante per i consumatori

La conferma arriva anche dalle medie dei prezzi praticati già nella giornata di ieri dai gestori e rilevati dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, che vedono così la benzina self service tornare ad essere venduta al costo di 1,836 euro per ogni litro e il diesel a 1,817 euro.

Valori diversi ma stessa situazione anche per le altre fonti di rifornimento per il trasporto. Il Gpl servito al cliente ad oggi si attesta a quota 0,856 euro al litro, mentre il metano viene erogato al prezzo di 2,249 euro al chilogrammo. Valori in linea anche per il Gnl (2,119 euro/kg).

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Fonte foto: ANSA

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