Taglio dei parlamentari: raggiunto il numero di firme in Senato
Decisive le firme di alcuni senatori della Lega
È stato raggiunto il numero minimo di 64 firme per presentare il quesito del referendum contro il taglio dei parlamentari. La quota sarebbe stata superata grazie all’appoggio di alcuni senatori della Lega. La lista delle firme verrà deposta nel pomeriggio alla Corte Suprema di Cassazione.
“Non hanno resistito alla voglia di tenersi strette le poltrone, e a quanto pare è arrivato ‘l’aiutino’ della Lega” nella raccolta delle firme per il referendum sulla riforma sul taglio dei parlamentari, hanno dichiarato fonti del M5s all’Ansa.
“Non vediamo l’ora di dare il via alla campagna referendaria per spiegare ai cittadini che ci sono parlamentari che vorrebbero bloccare questo taglio, fermando così il risparmio di circa 300mila euro al giorno per gli italiani che produrrebbe l’eliminazione di 345 poltrone“, hanno concluso i parlamentari pentastellati.
Giarrusso, M5s: “Ho ritirato la firma sul referendum”
“Stamattina ho ritirato la firma sul referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. L’ho ritirata perché la mia posizione è stata strumentalizzata da alcuni e travisata da altri”, ha fatto sapre su Facebook il senatore M5s Mario Michele Giarrusso.
“Rimango dell’idea che dare la parola ai cittadini con un referendum confermativo senza quorum sia una scelta in linea con la nostra storia di impegno per la democrazia diretta. Purtroppo però, queste argomentazioni, non sono state nè recepite e nè tantomeno comprese”, ha continuato il politico pentastellato.
“Sciacalli invece si sono subito tuffati nella polemica, solo per gettare fango, senza ritegno alcuno. A me dispiace aver lasciato la bandiera della democrazia diretta, nelle mani di chi non la merita. Peccato“, ha sottolineato il senatore del Movimento 5 Stelle.
Napoli, Forza Italia: “Giochi di palazzo imbastiti intorno al referendum”
“L’arrivo di nuove firme per rimpiazzare quelle ritirate da alcuni senatori è la prova provata dei giochi di palazzo imbastiti intorno al referendum sul taglio dei parlamentari. Chi ha firmato stamane avrebbe potuto ben farlo il primo giorno in cui era partita la raccolta delle firme”, ha dichiarato il deputato di Forza Italia Osvaldo Napoli all’Ansa.
“Si è preferito invece aspettare per rendere indispensabile la propria firma. Il referendum per confermare o negare il taglio dei parlamentari non è più un obiettivo ma soltanto un mezzo per condizionare il destino della legislatura. Non è un bel vedere per un Paese nauseato dalla politica politicante”, ha concluso.
Referendum: i senatori del Pd Verducci e D’Arienzo ritirano la firma
I senatori del Pd Francesco Verducci e Vincenzo D’Arienzo hanno ritirato, secondo quanto rende noto l’Ansa, le firme dalla proposta del referendum sulla riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari.
Fonti dem hanno spiegato all’agenzia che i due senatori lo avrebbero fatto in conseguenza a “un fatto politico nuovo” e cioè la presentazione di una proposta di legge elettorale proporzionale, chiesta inizialmente dal Pd in relazione al taglio dei parlamentari.