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Reddito di base ai giovani, parte il primo esperimento: che differenza c'è col Reddito di cittadinanza

Il Galles adotta per la prima volta la misura e dà il via al progetto pilota per il sussidio statale pensato per i giovani

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Via al primo esperimento sul Reddito base universale ai giovani, l’aiuto concreto a tutti coloro che dal 1° luglio 2022 lasciano l’abitazione di famiglia per andare a vivere da soli. Il progetto, presentato inizialmente come possibile sostituto del Reddito di cittadinanza, è stato adottato per la prima volta in Galles e presto potrebbe arrivare in Italia. Ma come funziona e di cosa si tratta?

Reddito di base, cos’è

Il reddito di base universale non è altro che un sussidio statale garantito per due anni ed è finalizzato a “sostenere i giovani durante il passaggio alla vita adulta”, a prescindere da quella che è la situazione economica e familiare personale.

Al momento, secondo quanto adottato in Galles, l’aiuto è di 1.300 sterline, circa 1.700 euro al lordo delle tasse.

Che differenza c’è col Reddito di cittadinanza

Potrebbe sembrare simile, se non addirittura uguale, al Reddito di cittadinanza, ma il reddito di base universale è ben diverso. Infatti, nonostante si tratti di un aiuto statale, come già abbiamo detto,  il reddito base universale non è legato ad alcun vincolo reddituale: chi lo riceve, infatti, non deve dimostrare di essere in difficoltà, al contrario del Rdc.

Il versamento, poi,  non richiede alcun impegno in cambio, al contrario di quanto accade col Reddito di cittadinanza che richiede di firmare il Patto di lavoro.

Il progetto in Galles, il piano

La sperimentazione è partita in Galles dal 1° luglio 2022 è coinvolge circa 500 persone che hanno lasciato l’abitazione di famiglia per andare a vivere da soli. Lanciata dal primo ministro Mark Drakeford, l’iniziativa – seppur definita da molti “radicale” – ha come obiettivo quello di mettere al centro la fiducia, promuovere l’autonomia e il rispetto.

Complessivamente – tra studio, messa in pratica e analisi – durerà 3 anni, per un totale di 20 milioni di sterline stanziate, quasi 24 milioni di euro. Il Galles, tra l’altro, metterà a disposizione dei giovani consulenza e supporto individuali per aiutarli a gestire le proprie finanze e sviluppare le proprie capacità finanziarie e di budgeting.

L’accesso, al momento, resta limitato a un numero ristretto di giovani nella speranza che il “pilota” possa essere successivamente esportato in Europa per tanti altri giovani in attesa di un aiuto statale per gettare le basi per il proprio futuro.

Fonte foto: 123RF

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