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Proroga stato di emergenza, Ricciardi contro chi non controlla i Green pass: "Gennaio preoccupa molto"

Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, ha analizzato il gennaio che sarà, parlando di stato di emergenza e controlli del Green pass

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A gennaio non ci potremo permettere superficialità, perché il Covid potrebbe dare vita a una nuova ondata. Lo ha detto Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consulente del ministro Speranza, intervistato da La Stampa. Ha parlato di stato di emergenza, di Green pass e di variante Omicron. Ecco cosa ha detto.

Ricciardi: “Gennaio preoccupa molto, prorogare stato di emergenza”

Secondo Ricciardi è difficile prevedere il numero dei contagi da qui a fine anno, “ma gennaio preoccupa molto“. Per l’esperto, infatti, le misure adottate e l’alto numero di vaccinati “fanno sì che l’incremento dei casi sia lineare e non esponenziale, però si tratta comunque di una crescita del contagio e dei morti”.

Ha poi aggiunto che è la quota di non vaccinati a renderci ancora vulnerabili: “Non c’è dubbio. Sono 6 milioni di adulti“.

In Italia scadrà il 31 dicembre e per Ricciardi andrebbe prorogato “assolutamente dal punto di vista sanitario“, perché “l’inverno sarà durissimo e bisognerà prendere decisioni finalizzate al contenimento del virus“.

Come ad esempio un’intensificazione del super Green pass, “con maggiori controlli: molti ristoranti non controllano gli accessi e a gennaio non ce lo potremo permettere“.

Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute

Studenti a casa per Natale? Una buona notizia

Ricciardi ha poi sottolineato come le vacanze scolastiche contribuiranno alla limitazione del contagio, “perché il 30% delle infezioni è in età scolare“. Per la ripresa della scuola, la strategia migliore, secondo l’esperto, sarebbe quella di sottoporre gli alunni a test salivari antigenici frequenti oppure test molecolari mirati subito dopo il primo caso.

Fondamentale, ovviamente, il vaccino. Anche tra i bambini: “Non c’è ragione per non farlo, per cui bisogna puntare al 90% di vaccinati per la protezione che garantisce a bambini, scuola e famiglia”. Al momento dai 5 agli 11 anni viene somministrato ai più piccoli Pfizer con due dosi ridotte a distanza di 3 settimane. Si ipotizza presumibile che la protezione per loro duri a lungo, ma è probabile che anche per loro sarà necessaria una terza dose.

Quarta dose e vaccinazione eterologa: cosa sappiamo

Per quanto riguarda invece la quarta dose, Ricciardi ha dichiarato che “si comprenderà col tempo se sarà necessaria. L’immunità data dai vaccini non è eterna e nella migliore delle ipotesi tra qualche anno dovremo fare un richiamo, come del resto succede per l’influenza, lo pneumococco e il tetano. Tutte vaccinazioni consigliabili”.

Poi, per chi ha dei dubbi sulla vaccinazione eterologa, l’esperto ha spiegato che:

  • chi ha fatto due dosi di AstraZeneca e attende la terza dose è lievemente meno coperto di chi ha fatto Pfizer e Moderna, ma siccome quel vaccino non è più disponibile farà una terza dose eterologa con Pfizer e Moderna che gli garantirà una protezione maggiore rispetto a chi avrà fatto tutto con Pfizer o Moderna;
  • chi ha fatto dosi di Pfizer, nel caso facesse la terza dose con Moderna (o viceversa) si garantirebbe un maggiore addestramento del sistema immunitario, ma anche con la terza dose dello stesso vaccino “si ha un’ottima copertura. Il vero vaccino migliore è quello fatto prima”.

Regno Unito nel caos, perché in Italia la situazione è migliore

L’indice di contagiosità della variante Delta è 6, la variante Omicron dovrebbe arrivare a 9. La seconda, per Ricciardi, “potrebbe dare meno malattia, ma se fosse più contagiosa peggiorerebbe comunque la situazione. I primi dati sudafricani non sono indicativi. La chiarezza arriverà dalle rilevazioni inglesi, ma le prime notizie non sono confortanti”.

La previsione di Ricciardi è che il Regno Unito a gennaio possa essere costretto a un altro lockdown a causa della combinazione tra Delta e Omicron.

La situazione in Italia dovrebbe scongiurare una nuova chiusura – secondo l’esperto – grazie a:

  • Super Green pass;
  • chiusura dei voli;
  • velocizzazione della terza dose.

Fonte foto: ANSA
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