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Per Copernicus il 2024 è l'anno più caldo di sempre, effetti sulla salute: "Aumenta il rischio di malattie"

Per Copernicus il 2024 è stato l'anno più caldo di sempre. È allarme per il futuro: ecco quali sono le malattie legate al cambiamento climatico

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Per Copernicus il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre. Lo ha confermato il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus, i cui scienziati lavorano per la Commissione europea dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio. Secondo Sima, l’aumento delle temperature impatta direttamente sulla salute umana e incrementa il rischio di malattie.

Il 2024, l’anno più caldo di sempre per Copernicus

Copernicus ha lanciato un vero e proprio allarme: il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato a livello globale, il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato di 1.5 C il livello preindustriale. Il record è stato sfilato al 2023, a testimonianza dell’esistenza ormai di una tendenza. Il 22 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato, con una temperatura globale di 17.16 C.

A raccogliere queste preoccupazioni e coniugarle con altri aspetti legati alla salute è Sima, Società Italiana di Medicina Ambientale, che ha ribadito come, con temperature sempre più alte, aumenti anche il rischio di contrarre malattie trasmesse attraverso acqua, cibo, insetti e parassiti.

Copernicus 2024 anno più caldo di sempreFonte foto: ANSA
Il 2024 è l’anno più caldo mai registrato sulla Terra

I dati e i rischi

Gli scienziati insomma non hanno ormai più dubbi. Hanno monitorato i principali indicatori climatici e appurato dei record nelle temperature giornaliere, mensili e annuali per il 2024, anno che si inserisce sulla falsariga del 2023 e che ha sforato il tetto fissato come obiettivo più ambizioso dall’accordo sul clima di Parigi del 2015.

Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, ha confermato questo triste primato, ottenuto da quando sono iniziate le registrazioni, ovvero nel 1850. Per lui, “il futuro è nelle nostre mani: un’azione rapida e decisa può ancora modificare la traiettoria del nostro clima futuro”. A scatenare questo costante aumento della temperatura globale è infatti in gran parte la crescente concentrazione di gas serra (GHG) nell’atmosfera, conseguenza delle attività dell’uomo. Le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano hanno toccato i livelli annuali record di 422 parti per milione (ppm) e 1897 parti per miliardo (ppb).

Diretta conseguenza di questa situazione è la proliferazione in tutto il mondo di eventi meteorologici estremi: tempeste, inondazioni, ondate di calore, siccità, incendi sono sempre più frequenti e intensi e mettono in pericolo le persone in tutto il globo.

Allarme per la salute

Ma ad attentare alla salute dell’umanità sono anche tutte quelle malattie che, grazie al cambiamento climatico, diventano ancora più diffuse e letali. Il surriscaldamento globale infatti altera l’equilibrio degli ecosistemi e attenta a elementi fondamentali per la vita come acqua, aria e cibo.

Come avvisa Sima, cambia la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive che trovano nel caldo, nell’afa e nell’umidità, condizioni migliori per trasmettersi. Proliferano ad esempio zecche, zanzare e parassiti che portano malattie come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria o introducono malattie tropicali in luoghi nei quali non erano ancora giunte. Si fanno ancora più pericolose anche le malattie idrotrasmesse che, attraverso le piogge intense e le alluvioni, impattano sulle reti fognarie e portano alla circolazione dei virus delle epatiti A ed E, Enterovirus, Adenovirus, Norovirus, Rotavirus. Anche il cibo patisce l’aumento delle temperature e rischia di essere contaminato da batteri che causano sindromi gastroenteriche. O può essere impattato dalla diminuzione della produttività agricola conseguente alle varie siccità.

Le ondate di calore e gli aumenti di temperatura impattano anche sulle malattie cardio-vascolari e respiratorie, su quelle renali, aumentandone il numero, e sulla salute mentale. Come sottolinea il presidente di Sima, Alessandro Miani, si sta affermando infatti anche un rischio psicologico connesso con il cambiamento climatico. “È stato di recente coniato il termine solastalgia per indicare l’angoscia provocata dal drastico cambiamento del clima: gli eventi climatici estremi provocano uno stato di stress e ansia tra i cittadini più vulnerabili che può sfociare in disturbi post-traumatici e addirittura in suicidi”, ha detto.

copernicus-2024-anno-piu-caldo-di-sempre Fonte foto: ANSA
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