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Orso irrompe tra le tende, 15 scout in fuga in Abruzzo. Il direttore del Parco: “Sono stati incauti”

L’animale ha provato ad entrare nella tenda con le scorte di cibo: gli scout 12enni sono immediatamente fuggiti verso le auto

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Momenti di paura, lunedì 31 luglio, nelle vicinanze del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Un orso marsicano ha fatto irruzione in un accampamento scout prendendo di mira la tenda che ospitava le scorte di cibo. Gli scout, tutti 12enni provenienti da Roma, si sono dati immediatamente alla fuga verso le auto.

Paura per il gruppo dei giovani scout

La vicenda è accaduta in zona “La Guardia”, nel comune di Lecce nei Marsi (in provincia dell’Aquila), a ridosso del Parco Nazionale. Il gruppo, composto da 15 scout, se l’è cavata solamente con un grosso spavento.

Ma non sono mancate le critiche da parte di Luciano Sammarone, direttore del Parco, che ha sottolineato come l’errore sia stato compiuto dal gruppo scout.

Le critiche del direttore del Parco Nazionale

Secondo Luciano Sammarone, infatti, i capi scout “dovrebbero guidare meglio i loro ragazzi” perché “l’orso può arrivare, soprattutto se metti la tenda dentro casa sua”. “Lo scoutismo è responsabilità, fondamentalmente. I capi scout hanno dimostrato di non averne.

E ancora una volta ci va di mezzo l’orso. Ma anche i bambini, che ovviamente non sono consapevoli”, ha spiegato il diretto del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

“Si sa che gli orsi scendono a Lecce nei Marsi passando dalla Guardia. Quindi i capi scout hanno messo le tende dentro casa dell’orso, che è entrato nella cambusa, dove c’era la roba da mangiare, e poi da lì, nel video che io ho visto, se n’è andato per i fatti suoi”, ha concluso Sammarone.

Il commento del sindaco di Lecce nei Marsi

Dello stesso parere Augusto Barile, sindaco di Lecce nei Marsi, che ricorda come i capi scout siano stati esortati a “mettere le scorte di cibo in una tenda cambusa più resistente”.

E il motivo è presto spiegato dallo stesso sindaco: “Se l’orso non riesce a romperla una volta, non torna più”. Ma soprattutto, ha concluso Barile, “avevamo suggerito di piazzare questa tenda più lontano da quelle dove pernottano i ragazzini”.

Nei giorni scorsi, sempre nel Parco Nazionale d’Abruzzo, è stata sollevata una polemica sull’opportunità di organizzare un raduno nazionale 4×4 a poche centinaia di metri dalle aree protette che ospitano cervi e, appunto, orsi.

Fonte foto: ANSA

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