Omicidio dei coniugi scomparsi a Bolzano: le prove contro Benno
Continuano le indagini sulla coppia scomparsa a Bolzano. Dopo il ritrovamento del cadavere della moglie, si cerca di capire la vicenda
È il primo pomeriggio del 5 gennaio. Benno Neumair si reca nella caserma dei Carabinieri di Bolzano per denunciare la scomparsa dei genitori. Gli investigatori inizialmente temono che Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68, insegnanti in pensione e amanti del trekking, possano essere rimasti coinvolti nella frana che ha distrutto un’ala dell’hotel Eberle, per la quale non sono state segnalate vittime. Le ricerche non danno risultati, e il fatto che i telefonini risultino spenti già dalla sera prima mette in allerta i militari, come riporta il Corriere della Sera.
Dalle prime testimonianze di amici e familiari emerge che Benno, 30 anni, laureato in scienze motorie e supplente in una scuola media di Bolzano, ha avuto in passato problemi psichici, che lo hanno portato a tornare a vivere di nuovo con i genitori. A luglio l’ultima crisi, in Germania, con un ricovero coatto in un reparto psichiatrico.
Coniugi scomparsi a Bolzano: la traccia di sangue davanti all’Adige
Il ragazzo collabora alle ricerche dei genitori portando i militari nei luoghi preferiti dalla coppia, sull’altopiano del Renon, e permette ai cani molecolari di cercare tracce dentro la loro abitazione. Le ricerche si spostano nei fiumi, in particolare nell’Adige, in seguito al ritrovamento di una macchia giallastra, presumibilmente una traccia di sangue, sul lato nord del ponte di Ischia Frizzi.
Dall’analisi delle cellule telefoniche emerge che Benno Neumair è stato lì proprio la sera del 4 gennaio, con il telefonino spento. Viene fermato poco prima di entrare all’interno di un autolavaggio. Nel bagagliaio della sua auto gli investigatori trovano un grosso flacone di acqua ossigenata.
I pm Igor Secco e Federica Iovene, riporta il Corriere della Sera, inseriscono il 30enne nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio plurimo e occultamento di cadavere. Il 18 gennaio i due appartamenti di famiglia vengono messi sotto sequestro. Il giorno successivo i Ris di Parma analizzano le abitazioni e l’auto.
Coniugi scomparsi a Bolzano: le indagini su Martina e Jasmine
Spunta nelle indagini il nome di Martina, un’amica di Ora da cui Benno ha passato la notte tra il 4 e il 5 gennaio, presumibilmente dopo l’omicidio. Dopo la perquisizione dei Ris, la giovane crolla e consegna alla Procura i vestiti che il ragazzo indossava, dopo averli lavati e occultati.
L’attenzione degli investigatori si concentra anche su Jasmine, che Benno ha conosciuto su Tinder poco tempo prima. La giovane maestra, riporta il Corriere della Sera, lo avrebbe aiutato a pulire casa con quasi 5 litri di l’acqua ossigenata.
Coniugi scomparsi a Bolzano: Benno si costituisce
Il 28 gennaio Benno decide insieme ai suoi legali di costituirsi e due giorni dopo arriva la convalida dell’arresto da parte del gip Carla Scheidl perché sussite il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Davanti al giudice il giovane si avvale della facoltà di non rispondere e rimane impassibile davanti ai messaggi audio della madre, in cui la donna ammetteva di avere paura di lui.
Durante gli scatti delle foto segnaletiche emerge il narcisismo di Benno, che alla Polizia penitenziaria avrebbe dichiarato, secondo il Corriere della Sera: “Se nelle foto vengo bene potete pubblicarle“.
Coniugi scomparsi a Bolzano: emerge il cadavere della donna
Il 6 febbraio Benno scoppia in un pianto disperato quando i suoi legali gli comunicano il ritrovamento del corpo della madre emerso dalle acque dell’Adige. Un altro corpo viene trovato non molto distante, ma non si tratterebbe di quello del padre.
Per i Carabinieri il 30enne avrebbe ucciso prima Peter e poi Laura, per poi gettare i loro cadaveri nel fiume. Si tratta allo stato attuale di un’ipotesi, perché nonostante le molte prove Benno Neumair non ha mai confessato.