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Omicidio a Milano, Eros Di Ronza ucciso durante la rapina al bar: dubbi sulla legittima difesa, silenzio Lega

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Giovedì 17 ottobre Eros Di Ronza è stato ucciso mentre provava, forse con un complice, a rapinare un bar in viale Giovanni da Cemernate, a Milano. Il titolare del locale, sentiti i rumori da casa, sarebbe sceso con un paio di forbici e lo avrebbe ferito mortalmente, colpendolo più volte. La presunta dinamica dell’omicidio sembrerebbe escludere l’ipotesi della legittima difesa. Nel frattempo la Lega, che negli ultimi anni si è spesso esposta su casi di cronaca del genere, resta in silenzio.

Tutti i dubbi sulla legittima difesa del barista

La dinamica dell’omicidio, al momento, escluderebbe la legittima difesa secondo fonti della Procura citate dall’Ansa: pare infatti che il barista sia sceso da casa con le forbici usate per uccidere Eros Di Ronza.

Gli inquirenti dovranno ascoltare alcuni connazionali del titolare cinese che sarebbero stati testimoni oculari.

bar rapina omicidio milanoFonte foto: ANSA
Il bar dove si è consumato l’omicidio, in viale Giovanni da Cermenate, a Milano

In primis si dovrà stabilire se il rapinatore fosse armato o meno.

L’episodio avviene pochi giorni dopo la rapina finita in tragedia a Rozzano, con Manuel Mastrapasqua ucciso per un paio di cuffie.

Il silenzio della Lega di Matteo Salvini sull’omicidio di Milano

Non è passato inosservato il silenzio della Lega di Matteo Salvini, che negli ultimi anni ha portato avanti una battaglia sulla legittima difesa, soprattutto per i titolari di un’attività che reagiscono a una rapina.

Famosissimo, per esempio, lo schieramento del leader del Carroccio al fianco di Mario Roggero, condannato a 17 anni per aver ucciso due rapinatori a Grinzane Cavour.

Lo stesso Salvini ha anche difeso Cinzia Dal Pino, accusata di aver ucciso Said Malkoun investendolo più volte con il suo Suv dopo che l’uomo le aveva rubato la borsa: il vicepremier aveva dichiarato che “se non fosse stato un delinquente non sarebbe finita così“.

La sensazione, secondo molti utenti social, è che Matteo Salvini non sia intervenuto perché la vittima è un italiano con precedenti, mentre il presunto autore dell’omicidio sarebbe un cittadino di origini cinesi.

Cos’è la legittima difesa

La legittima difesa è disciplinata dall’articolo 52 del codice penale.

Di fatto, non è punibile chi commette un reato perché costretto dalla necessità di difendere se stesso o un’altra persona (così come i propri beni o quelli altrui), a patto che la difesa sia sempre proporzionata all’offesa.

L’articolo si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di un’attività commerciale.

Secondo il codice penale, è riconosciuta la legittima difesa a chi “compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere, con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.

Nel caso del titolare del bar, quindi, occorrerà capire in primis quanti fossero i ladri.

Dopodiché servirà ricostruire la dinamica della colluttazione, per capire se sia iniziata all’interno del locale per poi finire in strada, ma soprattutto se chi ha provato a portare a termine la rapina fosse armato.

Infine, sarà opportuno ricostruire da dove siano spuntate le forbici: ossia, se il barista sia effettivamente sceso con quelle da casa o le abbia recuperate, per esempio, all’interno del locale.

legittima-difesa-omicidio-milano Fonte foto: ANSA
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