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Nuovo tweet di Luigi De Magistris su Silvio Berlusconi: "Nel regime si deve stare una settimana in ginocchio"

Luigi De Magistris ribadisce la sua posizione contro le commemorazioni per Silvio Berlusconi in un nuovo tweet: "Inaccettabile"

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Luigi De Magistris torna all’attacco dopo la morte di Silvio Berlusconi dopo un primo tweet in cui invitava gli italiani a non ricordarlo “come una specie di messia”. Nelle ultime ore l’ex sindaco di Napoli ha pubblicato un nuovo tweet in cui ribadisce la sua posizione e si scaglia contro la sospensione delle votazioni.

Il nuovo tweet di De Magistris contro Berlusconi

Martedì 13 giugno, un giorno dopo la morte di Silvio Berlusconi, l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha postato un nuovo tweet per confermare la sua posizione sulle decisioni istituzionali conseguenti la scomparsa dell’ex premier.

De Magistris si unisce, così, al coro dei dissidenti che si scagliano contro la proclamazione del lutto nazionale e le celebrazioni in pompa magna.

Nel suo nuovo tweet, Luigi De Magistris scrive: “La sospensione per tutta la settimana delle votazioni in Parlamento per la morte di Berlusconi è davvero inaccettabile. I bisogni, le tragedie, i diritti delle persone del Paese possono attendere perché nel nuovo regime bisogna stare una settimana inginocchiati”.

Non mancano le repliche piccate, da “si vergogni” a “un bel tacer non fu mai scritto”.

Il tweet precedente

Come detto in apertura, Luigi De Magistris ha già scatenato polemiche poche ore dopo la morte di Silvio Berlusconi con un primo tweet.

Lunedì 12 giugno, infatti, l’ex sindaco di Napoli ha scritto: “Come una livella Berlusconi ‘immortale’ lascia la vita terrena e sul piano umano condoglianze e vicinanza ai suoi cari, sul piano politico e pubblico la fiducia è in una analisi oggettiva e che non si costruisca una specie di messia o di beato adorato da apostoli e discepoli”.

Per questa affermazione De Magistris è finito nella bufera insieme a tante altre personalità della politica e del giornalismo che dopo la morte dell’ex premier hanno riversato sui social la loro condanna all’operato di Berlusconi.

Le altre polemiche dopo la morte di Berlusconi

Luigi De Magistris si è unito a una schiera di dissidenti che dopo la morte di Silvio Berlusconi hanno reso pubbliche alcune considerazioni sui social in contrasto a panegirici e lodi che da parte di alcune forze politiche sono arrivate spontanee.

Così, mentre Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Giorgia Meloni hanno salutato il leader di Forza Italia con parole di rispetto e affetto, dall’altra parte sono arrivate riflessioni tutt’altro che favorevoli alla memoria di Berlusconi.

Vauro Senesi, ad esempio, ha pubblicato una vignetta con il testo: “Non sono sempre i migliori che se ne vanno?”, mentre una vera e propria bufera si è abbattuta sul Fatto Quotidiano dopo i ripetuti articoli che ripercorrevano le cause giudiziarie del Cav e il suo operato in politica.

Anche Massimo Cacciari ha scatenato polemiche per aver definito Berlusconi “statista fallimentare”, mentre il rettore dell’Università di Siena Tomaso Montanari ha dichiarato: “Ha lasciato l’Italia peggio di come l’ha trovata”.

de-magistris-berlusconi Fonte foto: ANSA
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