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Dpcm Draghi, novità su scuole, cinema e musei: ecco cosa cambia

Draghi firma il nuovo dpcm, nel decreto la chiusura delle scuole in zona rossa e l'apertura di cinema e teatri dal 27 marzo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nel nuovo dpcm di Draghi c’è la chiusura delle scuole nelle zone rosse, le riaperture di cinema e teatri in zona gialla e dei musei nel weekend. Lo hanno annunciato martedì in conferenza stampa il ministro della Salute Roberto Speranza, la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e quello del Consiglio Superiore di Sanità (Cts) Franco Locatelli.

Il nuovo decreto arriva mentre preoccupa la diffusione della variante inglese, che in Italia viene riscontrata nel 54% dei tamponi positivi, e mentre le zone rosse locali si moltiplicano da Nord a Sud lungo tutto lo Stivale. Il dpcm firmato da Mario Draghi martedì 2 marzo sarà in vigore fino al 6 aprile, compresi quindi i giorni di Pasqua e Pasquetta e il primo martedì dopo le feste. Segna una sostanziale continuità con la politica sanitaria prudente già osservata dal governo Conte, al netto di alcuni bilanciamenti tra, appunto, scuole e musei. Ecco tutti i provvedimenti del dpcm, illustrati punto per punto.

Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per le regioni in zona rossa

“L’innovazione più rilevante – ha detto Speranza in conferenza stampa – riguarda le scuole”. Secondo il nuovo decreto del presidente del Consiglio le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado si terranno a distanza a cominciare appunto dal 6 marzo nei territori in zona rossa. La scelta è stata resa necessaria dal fatto che “la variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce giovani”, ha detto il capo del dicastero. Ciò ha costretto l’esecutivo “previo parere del Cts”, a inserire una norma più rigorosa nel nuovo dpcm riguardante appunto la dad.

Inoltre, nelle zone arancioni e gialle i presidenti di Regione potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica nei casi in cui vi siano più di 250 positivi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. Per i genitori costretti a casa dalla cura dei figli sono tuttavia saranno istituiti congedi parentali. Previsto anche un investimento nella didattica a distanza finanziato con le risorse del Recovery Fund.

Apertura dei cinema dal 27 marzo e dei musei nel weekend

“Siamo in grado di dare un segnale al mondo della cultura”. Queste le parole della ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini in conferenza stampa. Cinema e teatri apriranno dal 27 marzo con alcune limitazioni. In particolare, i posti a sedere non dovranno essere occupati per più del 25% del totale e comunque fino a 200 spettatori al chiuso, che potranno diventare il doppio all’aperto. L’ex deputata forzista, inoltre, ha fatto riferimento a una “prenotazione online” per accedere ai luoghi della cultura.

I musei saranno aperti in zona gialla anche nel weekend, un’ulteriore misura, questa, di discontinuità del dpcm Draghi rispetto al provvedimento di Conte, in scadenza giovedì.

Nuove chiusure in zona rossa per i servizi alla persona

I servizi alla persona, che fino ad adesso potevano mantenere sollevate le serrande anche con lo stato di massima allerta, saranno dal 6 marzo obbligati alla chiusura in zona rossa. Lo prevede il nuovo dpcm per barbieri, parrucchieri e centri estetici.

Novità per bar, ristoranti e esercizi per la somministrazione di bevande al dettaglio

A patto di non consumare sul posto le bevande, sarà possibile acquistare una birra o una Coca-Cola da asporto anche dopo le ore 18. Il nuovo dpcm lo prevede anche per la zona rossa e arancione.

Novità per palestre e seconde case

Nessun cambiamento per palestre, piscine e impianti sciistici, che restano chiusi anche durante il prossimo mese. Chi vuole raggiungere le seconde case, dovrà prestare attenzione sia al colore della regione che intende lasciarsi alle spalle, sia al colore della ragione che intende raggiungere. Se infatti ci si trova in zona arancione scuro o rossa non sono possibili eccezioni agli spostamenti tra comuni, anche quando la destinazione è un’abitazione di proprietà. Per lo stesso motivo ci si può invece spostare tra regioni arancioni, tra regioni gialle e tra una regioni gialla e una arancione. Vietato però invitare amici e parenti non appartenenti al nucleo familiare. Le multiproprietà sono accessibili da una famiglia alla volta.

Le parole del ministro Speranza

“Questo è un dpcm frutto di un confronto importante con il Parlamento, con le Regioni e con il Cts, in cui il principio guida è quello della tutela della salute come faro e linea guida essenziale”. Queste le parole con cui il ministro della Salute Speranza ha aperto l’incontro con i giornalisti a Palazzo Chigi per illustrare il nuovo decreto. “Abbiamo provato a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali già in vigore. Viene confermato il modello delle zone a colori costruite sulla base del quadro epidemiologico. L’innovazione più rilevante – ha continuato – riguarda le scuole”.

“Questa caratterizzazione è legata a un modello scientifico – ha dichiarato il titolare della Salute – le misure sono importanti e necessarie e seguiremo l’evoluzione con la massima attenzione e valuteremo giorno per giorno l’andamento della curva. Abbiamo bisogno di istituzioni forti che facciano scelte giuste, siamo ancora in una fase da non sottovalutare e abbiamo bisogno del contributo di tutti, le regole fondamentali come mascherina e distanziamento restano essenziali”, ha concluso.

Le parole della ministra Gelmini

“Non è un dpcm last minute – ha ribadito la ministra agli Affari Regionali Gelmini – il metodo e i tempi sono cambiati, in particolare i secondi, per non arrecare danni ai cittadini, che avranno il tempo di uniformare la propria vita alle regole” contenute nei provvedimenti anti-contagio. “Abbiamo inoltre provato ad acquisire il punto di vista degli amministratori – ha continuato – a partire dalla richiesta delle Regioni di far scattare le misure dal lunedì, in modo che i ristoratori, che acquisiscono materie prime deperibili, non ottengano danni”.

L’ex deputata forzista ha parlato inoltre della proposta di un tavolo per valutare i 21 parametri che dispongono ingresso e uscita dalle zone rosse, gialle e arancioni, “nel quale bilanciare i criteri e valutare cambiamenti”. Annunciata inoltre per “venerdì” la prima riunione sui vaccini “con Regioni, comuni e province. Lo scopo è quello di accelerare sull’obiettivo principe del governo”.

Il nuovo dpcm, il primo dell’era Draghi, sostituisce il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2021. La presenza della ministra agli Affari Regionali Mariastella Gelmini, in particolare, è stata la testimonianza dell’impegno, assunto dal nuovo governo, di coinvolgere maggiormente gli enti locali nella predisposizione delle misure anti-contagio. Negli ultimi giorni d’altra parte, sia il titolare della Salute che la responsabile per i contatti con le Regioni avevano preso contatti con i governatori e ai rappresentanti delle province e dei comuni, riuniti nell’Anci, accogliendo alcune proposte degli amministratori.

Assente invece il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ribadisce una politica comunicativa tutt’altro che presenzialista, all’opposto di quanto fatto dal suo predecessore Giuseppe Conte. Basti pensare che fino ad ora l’ex numero uno della Bce si è rivolto agli italiani in due sole occasioni: per presentare la lista dei ministri, in occasione dello scioglimento della riserva al Quirinale, e in diretta alla Camera, per un discorso programmatico in verità tutt’altro che breve (durato in tutto 50 minuti), ma che non ha avuto nessun seguito al Senato.

Hanno accompagnato i ministri il capo dell’Istituto Superiore di Sanità, Franco Locatelli e il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, a testimonianza del supporto di parte della comunità scientifica alle nuove norme e in particolare del Comitato Tecnico Scientifico, l’organismo consultivo messo in piedi da Conte e che tutt’oggi accompagna il governo nella scrittura dei provvedimenti.

Il Consiglio dei Ministri ha dovuto mediare tra differenti posizioni, risultato della maggioranza composita che sostiene l’esecutivo. In particolare Matteo Salvini si è distinto per sostenere una linea aperturista, al punto che molti osservatori hanno puntato il dito sui toni “da opposizione dall’interno” del leader leghista. Tuttavia già la riconferma di Speranza alla guida del dicastero di viale Ribotta suggeriva una continuità rispetto alla prudenza con cui fin qui erano state gestite aperture e chiusure. Diversi commentatori hanno fatto notare come la sostituzione dell’ex commissario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri con il generale Francesco Paolo Figliuolo potrebbe essere proprio la contropartita chiesta dal Carroccio per chiudere un occhio sugli aspetti più severi del dpcm.

Nuovo Dpcm, entrano in vigore le regole dal 6 marzo al 6 aprile Fonte foto: ANSA
Nuovo Dpcm, entrano in vigore le regole dal 6 marzo al 6 aprile
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