Salvini contro Arcuri, "problemi ovunque": l'attacco è durissimo
Per Salvini ci sono stati problemi in tutti i settori in cui ha lavorato Arcuri: dalle mascherine ai vaccini. L'attacco al super commissario
Matteo Salvini si trova in una fase di apertura verso gli ex avversari politici, come testimonia il recente incontro con il leader dem Nicola Zingaretti e l’endorsement al ministero della Salute Roberto Speranza che “ha vissuto un anno difficile”. Tuttavia, ancora una volta, ha puntato il dito contro il commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri. La posizione netta espressa dal leader del Carroccio, questa volta, pesa particolarmente considerando che la Lega è ormai parte integrante del nuovo governo.
In un intervento su Telelombardia, il leader della Lega ha attaccato così il commissario Arcuri: “Non è possibile che noi siamo pronti e si debba partire a rilento perché non ci sono le dosi di vaccino. Hanno sbagliato in Europa o a sbagliare è stato Arcuri?”.
L’attacco ad Arcuri è avvenuto in maniera più diretta del solito: “Ci sono stati problemi sulle mascherine, sulla scuola, sui vaccini, sull’Ilva, tutti i settori in cui ha lavorato Arcuri – ha detto Salvini -. Mi sembra evidente cosa possa pensare di lui”.
“Sono convinto che il presidente Draghi riporterà il merito al centro dell’agenda politica, quindi chi lavora bene viene premiato e chi lavora meno bene lascia spazio a qualcun altro. Abbiamo fiducia nel criterio del merito”, ha aggiunto.
Salvini ha espresso i suoi dubbi, oltre che sull’operato del commissario Arcuri, anche sulla presenza dei virologi ed esperti a vario titolo in televisione. A suo parere, infatti, la loro presenza mediatica è eccessiva: “Diano i dati ma non in tv, alcuni dicono una cosa e altri dicono il contrario. Cambiano ogni giorno idea”.
Infine, ricordando la polemica con Walter Ricciardi che ha chiesto un nuovo lockdown, ha aggiunto: “Non se ne può più. Non bisogna spargere terrore. Lo continuo a dire agli esperti del mondo scientifico: dovete discutere intorno al tavolo e non davanti alle telecamere. Sulla vita non si scherza”.