Nuova variante Covid, l'ex ministro Fioramonti bloccato in Sud Africa: le sue parole

L’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è bloccato in Sud Africa dopo che, in seguito all’identificazione di una nuova variante del coronavirus, l’Italia ha deciso di vietare l’ingresso nel nostro Paese “a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sud Africa, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini”.

Lorenzo Fioramonti ha rilasciato alcune dichiarazioni al programma di Rai Radio1 ‘Un Giorno da Pecora’: “Hanno chiuso tutti i voli aerei dal Sudafrica, sarei dovuto tornare la prossima settimana dopo la fine di una serie di incontri. Adesso vediamo come andrà”.

L’ex ministro è in Sud Africa per partecipare a un evento del Forum Ambrosetti.

A ‘Un Giorno da Pecora’ Fioramonti ha aggiunto: “I Paesi che tracciano e sequenziano i virus sono pochi, punire quei Paesi che fanno attività scientifica rischia di diventare un disincentivo a condividere le informazioni. Qui sono molto risentiti dal fatto che, non appena comunicata questa variante, il mondo sembra avergli voltato le spalle”.

L’ex ministro dell’Istruzione ha poi detto: “Fino a ieri come contagi erano molto sotto l’Europa, vedremo cosa succederà. Per adesso il Paese è in una condizione normale, con le mascherine che, per esempio, si mettono al chiuso”.

L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza

Il ministro della Salute Roberto Speranza, per contrastare la diffusione della variante Covid individuata in Sud Africa, ha firmato una nuova ordinanza “che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sud Africa, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini”.

Nell’ordinanza, Speranza ha chiarito: “I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione”.

Intanto, è stato individuato in Belgio il primo caso in Europa di questa variante Covid identificata in Sud Africa.

Perché la variante Covid del Sud Africa preoccupa il mondo

All”Adnkronos’, Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico di Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di Malattie infettive) ha spiegato: “Aspettiamo di capire che tipo di sensibilità ha questa nuova variante nei confronti del vaccino anti Covid. Abbiamo notizie preoccupanti sulle 32 mutazioni in 4 regioni della proteina Spike, che sono quelle riconosciute dai nostri anticorpi”.

Lo stesso Andreoni ha sottolineato che questa variante è “ad altissima trasmissibilità“.

Fonte foto: ANSA