No green pass, protesta a Roma: presenti anche alcuni parlamentari
Continuano le proteste nelle piazze contro il green pass. A Roma presenti alcuni parlamentari, tra cui Sgarbi, Pillon, Borghi
Proseguono le proteste contro il green pass obbligatorio dal 6 agosto per alcuni luoghi e attività, come bar e ristoranti al chiuso, cinema e teatri. Fin dall’annuncio del decreto, si sono verificate molte manifestazioni da parte di persone, non necessariamente no-vax, che chiedono di non rendere obbligatoria la certificazione verde.
Nel pomeriggio di oggi, sono un migliaio – come riporta l’Ansa – le persone che si sono recate a piazza del Popolo a Roma per protestare contro l’obbligatorietà del green pass. Tra loro si sono palesati anche alcuni parlamentari: erano presenti i leghisti Bagnai, Siri, Borghi e Pillon; l’ex M5S Paragone e Sgarbi.
No green pass a Roma, le parole di alcuni parlamentari presenti
Ecco alcune delle affermazioni dei parlamentari, riportate da Repubblica. Claudio Borghi, che ultimamente si è reso protagonista di una polemica sui social in merito alle sue posizioni sui vaccini e le persone LGBTQIA+, ha affermato: “Sono qui per esprimere solidarietà per una causa che è la nostra, per la libertà di scelta. Vedere cittadini liberi che si mobilitano mi fa molto piacere. Nessuno di noi è no-vax, siamo pro libera scelta. Se sei sano puoi fare quello che vuoi, è un concetto normale, non è possibile che a settembre si debbano fare il green pass anche i bambini per andare in palestra”.
Armando Siri ha dichiarato: “Proprio oggi ho presentato un’interrogazione urgente sull’uso distorto del green pass che in Europa è nato per favorire la circolazione tra i paesi della Ue e non per discriminare”.
Vittorio Sgarbi ha spiegato: “Io non lo faccio perché ho paura del vaccino. Non abbiamo nessuna certezza che il vaccino sia stato testato. Io non voglio il vaccino, saranno fatti miei”.
Le querele ai virologi e il ricordo di Giuseppe De Donno
Intanto, a piazza del Popolo l’avvocato Edoardo Polacco ha raccolto firme per querelare i virologi Burioni, Capua e Bassetti: “Chiederemo il risarcimento del danno verso chi sta insultando chi non si vaccina. Sono azioni violente che non accettiamo. Stiamo cercando di abbassare un tono di scontro contro chi sceglie di non vaccinarsi. Ci sono dieci milioni di cittadini che devono essere tutelati”.
In molti hanno inoltre ricordato Giuseppe De Donno, il medico che per primo ha introdotto in Italia la cura col plasma iperimmune contro il Covid, sulla cui morte per suicidio la procura di Mantova ha aperto un’inchiesta.