Nel covo di Matteo Messina Denaro trovata anche una pistola: matricola e cartucce, cosa è stato scoperto
Proseguono le perquisizioni nei covi di Matteo Messina Denaro: a Campobello di Mazara trovata anche una pistola e diversi proiettili
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I carabinieri stanno continuando a catalogare tutto quello che è stato trovato nei covi di Matteo Messina Denaro, il super boss di Cosa Nostra arrestato dopo 30 anni di latitanza. Tra gli oggetti recuperati, spunta ora anche una pistola.
- La pistola nel covo di Matteo Messina Denaro
- Cosa è stato trovato nella casa di Castelvetrano
- Andrea Bonafede non parla col giudice
La pistola nel covo di Matteo Messina Denaro
Stando a quanto riportato da Ansa, nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, il paese nel trapanese dove Matteo Messina Denaro si stava nascondendo negli ultimi mesi, è stata trovata anche un’arma.
Si tratterebbe di un revolver Smith & Wesson calibro 38 special, completo di 5 cartucce. Non solo: nella casa del super boss sono stati trovati anche altri 20 proiettili dello stesso calibro.
Fonte foto: ANSA
L’ultimo dettaglio rivelato dai carabinieri che si stanno occupando delle perquisizioni, è che la presunta pistola di Matteo Messina Denaro ha il numero di matricola cancellata.
Cosa è stato trovato nella casa di Castelvetrano
Nei giorni scorsi sono emerse altre foto e dettagli di ciò che le autorità stanno trovando nei covi di Matteo Messina Denaro. Ieri, 25 gennaio 2023, per esempio sono stati trovati i Ray-Ban che indossava anche da ragazzo, oltre ad una bottiglia di champagne e il libro ‘Facce da mafiosi’.
I carabinieri di Trapani li hanno trovati nell’ultima casa in cui ha abitato Matteo Messina Denaro, prima di darsi a una latitanza lunga 30 anni, a a Castelvetrano (Trapani). Sul libro resta il mistero: la mostra di Flavia Mantovan cui fa riferimento è del 2009 – quando era latitante già da 16 anni.
Ci si chiede quindi se lo abbia portato lui oppure qualcun altro. Un modo per continuare a ricostruire la rete di contatti e spostamenti del boss nel corso di questo lunghissimo periodo in cui è sfuggito alla giustizia.
Andrea Bonafede non parla col giudice
Sul fronte giudiziario, invece, l’incensurato Andrea Bonafede è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia. Si tratta del 59enne geometra di Campobello di Mazara che ha prestato l’identità a Matteo Messina Denaro nell’ultimo periodo.
Bonafede, tuttavia, durante il colloquio tenutosi presso il carcere Pagliarelli di Palermo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Presenti anche il procuratore Maurizio De Lucia e il pm della Direzione distrettuale antimafia, Piero Padova.
Per lui, l’accusa è quella di associazione mafiosa, la stessa che pende anche su Giovanni Luppino, l’uomo arrestato in flagranza di reato fuori dalla clinica La Maddalena di Palermo lunedì 16 gennaio 2023.
