Matteo Messina Denaro, il video dell'ultima perquisizione: trovati i Ray-Ban, ma il mistero è in un libro
Perquisita la casa in cui viveva Matteo Messina Denaro prima della latitanza: dai Ray-Ban allo champagne, ma il mistero è nel libro di una mostra
I Ray-Ban che indossava da ragazzo, le foto, una bottiglia di champagne e il libro ‘Facce da mafiosi’. Sono solo alcuni degli oggetti che hanno trovato i carabinieri di Trapani durante la perquisizione dell’ultima casa in cui ha abitato Matteo Messina Denaro, prima di darsi a una latitanza lunga 30 anni.
Nella casa di via Alberto Mario, a Castelvetrano (Trapani), il boss viveva con la madre.
Oltre agli storici occhiali da sole ‘a goccia‘ trovati ‘fisicamente’, l’occhio dei militari è caduto anche sulle foto presenti nell’abitazione: anche in quegli scatti, il giovane Matteo Messina Denaro è immortalato con gli stessi Ray-Ban.
Il libro ‘Facce da mafiosi’ dovrebbe invece riferirsi alla mostra dell’artista Flavia Mantovan.
Una mostra in cui è stato esposto anche il volto di Matteo Messina Denaro – prima degli interventi chirurgici e dell’identità di Andrea Bonafede presa in prestito – insieme a quelli, tra gli altri, di Badalamenti, Riina e Liggio.
C’è però un piccolo mistero: la mostra di Flavia Mantovan dovrebbe risalire al maggio 2009.
In quell’occasione, infatti, Vittorio Sgarbi – allora sindaco di Salemi – aveva deciso di ospitare i quadri dell’artista in occasione dell’anniversario della strage di Capaci (datata 23 maggio 1992).
Nel 2009, però, Matteo Messina Denaro era già latitante da 16 anni.
Il ‘giallo’, quindi, è il seguente: quel libro è finito nella sua ultima residenza, dove abitava con la madre, perché ce lo ha portato lui?
Oppure è finito lì tramite altre persone?
Questi dubbi, ad oggi, restano apertissimi.