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Musulmani in corteo a Monfalcone contro la sindaca: "No alla chiusura della moschea". La sua risposta

Musulmani in corteo a Monfalcone contro la sindaca Anna Maria Cisint e la decisione di chiudere la moschea: la replica della prima cittadina

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Almeno 8mila persone, provenienti da varie regioni d’Italia, si sono ritrovate a Monfalcone per un corteo organizzato contro la decisione della sindaca Anna Maria Cisint (Lega) di chiudere i luoghi di preghiera dei musulmani.

Musulmani in corteo a Monfalcone

Il corteo organizzato nella giornata di sabato 23 dicembre si è aperto con lo striscione “Siamo tutti monfalconesi. No alle divisioni“, seguito da bandiere tricolori e dell’Unione europea.

Bou Konate, dell’associazione Darus Salaam, ex assessore in precedenti giunte monfalconesi, senegalese e in Italia dal 1984, ha detto in alcune dichiarazioni riportate da ‘ANSA’: “Noi siamo aperti al dialogo, al sindaco chiediamo di aprire le sue porte ai cittadini e non a due cittadini su tre, che è quello che sta facendo in questo momento: governare solo una parte della città. Noi siamo disponibilissimi, non abbiamo alcuna preclusione e se ci ascolta possiamo fare anche un cammino insieme anche perché quel cammino è per il futuro di questa città. Quello che stiamo dicendo da tanti anni è di stare insieme e collaborare, cercare di trovare un modo di vivere insieme, assolutamente pacifico soprattutto nell’equità, nella considerazione reciproca e nel rispetto”.

Un momento del corteo di musulmani organizzato a Monfalcone nella giornata di sabato 23 dicembre.

La risposta della sindaca di Monfalcone

La sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint ha risposto con gli scambi di auguri in piazza per il Natale, con, in videochiamata, Matteo Salvini e Massimiliano Fedriga.

Le sue parole su Facebook: “Stamattina (sabato 23, ndr) la città di Monfalcone era in piazza davanti al presepe. Chi usa, nei cortei, le bandiere italiane PRIMA RISPETTI la legge, la nostra cultura e le nostre tradizioni, impari l’italiano, tratti la donna con dignità. Dopo ne parleremo. Un corteo il 23 dicembre è un’offesa ai nostri valori… La motivazione? Pretendere ‘una zona franca’ per il rispetto delle leggi italiane. MAI”.

La polemica contro il bagno vestiti dei musulmani

Già a luglio 2023, la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint aveva polemizzato contro i bagnanti islamici che si tuffano in mare vestiti o con il burqini.

Fare il bagno vestiti o indossare un burqini, aveva detto la prima cittadina di Monfalcone, è “una pratica che sta determinando sconcerto nei tanti bagnanti e in coloro che affollano le spiagge del luogo”, generando “insopportabili conseguenze dal punto di vista della salvaguardia del decoro di questi luoghi”.

Fonte foto: ANSA

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