Modena, due neonati ricoverati per la sindrome del bambino scosso: cos'è e cosa rischiano i genitori
La SBS torna a far parlare di sé con due casi a Modena: cos'è e quali sono i rischi per i neonati
Due episodi di maltrattamento su neonati fanno riaccendere le luci dei riflettori sulla SBS, la cosiddetta sindrome del bambino scosso che ogni anno in Italia registra sempre più casi. Gli ultimi sono stati registrati nella provincia di Modena e i genitori risultano indagati per maltrattamenti.
- Neonati ricoverati a Modena, cos'è successo
- Cos'è la SBS, la sindrome del bambino scosso
- Sintomi, danni e rischi per i bambini
Neonati ricoverati a Modena, cos’è successo
A far tornare in auge il pericolo della SBS sono i due casi che, nel giro di poche ore, sono stati registrati a Modena. Qui, infatti, due bambini tra i 4 e i 5 mesi sono stati ricoverati d’urgenza nelle scorse settimane al Policlinico di Modena con gravi danni causati da forti scossoni.
I genitori dei bambini, secondo quanto riferito dalle testate locali, sono stati denunciati per maltrattamenti e allontanati dai figli.
Cos’è la SBS, la sindrome del bambino scosso
Ma cos’è la SBS? Nota come Shaken Baby Syndrome, la sindrome del bambino scosso, si tratta di una violenza, talvolta involontaria, nei confronti dei neonati. Infatti, forse per calmarli, capita spesso che i bambini vengano scossi con forza provocando danni che potrebbero essere irreparabili.
Nei primi mesi di vita, infatti, i muscoli cervicali del collo dei neonati sono ancora deboli e non riescono a sostenere la testa, quindi dei movimenti forti e violenti, tipo scossoni, possono provocare danni gravissimi ai piccoli. Il più delle volte, dopo la violenza, i piccoli smettono di piangere non perché calmi, ma spesso perché finiti in coma.
Sintomi, danni e rischi per i bambini
Scuotendo violentemente un neonato, che come detto non ha muscoli cervicali formati, il cervello si muove liberamente all’interno del cranio, provocando ecchimosi, gonfiore e sanguinamento dei tessuti. Se il piccolo nei giorni successivi è affetto da sintomi quali vomito, inappetenza, difficoltà di suzione o deglutizione, estrema irritabilità o letargia bisogna cominciare a preoccuparsi. Questi, insieme all’assenza di sorrisi o di vocalizzi, rigidità o cattiva postura, difficoltà respiratorie, aumento della circonferenza cranica disarmonico rispetto a peso e altezza, difficile controllo del capo o frequenti pianti inconsolabili sono infatti i sintomi della sindrome.
Lo scuotimento, nel dettaglio, può causare danni come disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, della memoria e del linguaggio, disabilità fisiche, danni alla vista o cecità, disabilità uditive, paralisi cerebrale, epilessia, ritardo psicomotorio e ritardo mentale. Ma più è violento, più lo scossone subito potrebbe anche provocare la morte.
In Italia non esistono dati epidemiologici certi per quanto riguarda la SBS, ma si ipotizza che l’incidenza è di 3 casi ogni 10.000 bambini di età inferiore a 1 anno. Nello specifico il picco di incidenza si ha tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto del neonato ed età in cui il bambino non ha ancora il controllo del capo.