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Mes, rissa sfiorata in Aula dopo le parole di Gualtieri

Le dichiarazioni di Gualtieri hanno provocato una bagarre alla Camera, in seguito alla quale le opposizioni hanno chiesto a Conte di riferire

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, sulla possibilità di riaprire il negoziato sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes), ha dichiarato: “La mia valutazione è no. Il testo è stato chiuso. C’è un lavoro su aspetti esterni”.

Secondo quanto riporta l’Ansa, Roberto Gualtieri ha aggiunto che con Luigi Di Maio “avremo modo approfondire tutti i temi, sono fiducioso che troveremo una posizione comune”. Le dichiarazioni del Ministro hanno causato episodi di violenza sotto l’emiciclo della Camera dei Deputati.

In seguito al duro dibattito scaturito, il ministro ha poi precisato, tramite l’Ansa: “Il testo della riforma del Mes non è firmato, le polemiche sono pretestuose. Poiché il testo di riforma del Mes definito a giugno non presenta profili critici per l’Italia, sarebbe bene concentrare l’attenzione sugli altri aspetti del pacchetto, in linea con le indicazioni del Parlamento”.

Luigi Di Maio: “Ci sono perplessità anche nel Movimento 5 Stelle”

Lo stesso Luigi Di Maio, ha dichiarato, secondo quanto riporta l’Ansa, durante la registrazione della puntata di Porta A Porta, in onda stasera: “Il ministro Roberto Gualtieri non ha detto che il negoziato è chiuso, comunque questo non vuol dire che il governo abbia già valutato tutto il pacchetto in cui c’è il meccanismo di stabilità”.

“Ha delle regole che dobbiamo guardare bene. Ci sono perplessità anche nei 5 Stelle. Un conto è il negoziato, e un conto è se conviene all’Italia”, ha aggiunto il ministro degli Esteri. “Ma sono sicuro che troveremo una soluzione con Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri”

Camera dei Deputati: rissa sfiorata tra i parlamentari

Le dichiarazioni rilasciate da Roberto Gualtieri hanno provocato una bagarre alla Camera, in seguito alla quale le opposizioni hanno chiesto a Giuseppe Conte di riferire urgentemente in Aula. Ad aprire lo scontro è stato Claudio Borghi, presidente della Lega della Commissione bilancio della Camera, che ha preso la parola durante i lavori sul decreto terremoto per attaccare il governo sul Mes.

L’accusa rivolta al governo da Claudio Borghi e Giorgia Meloni, è quella di aver scavalcato il Parlamento, dando il via libera a un testo “inemendabile”, come spiegato oggi da Roberto Gualtieri.

Gli animi, riporta l’Ansa, si sarebbero infiammati al punto che il deputato della Lega Daniele Belotti avrebbe sfasciato una delle poltrone in Aula. Marzio Liuni, segretario di presidenza leghista, si sarebbe recato sotto il banco di Roberto Fico per protestare. Giorgio Mulé, di Forza Italia, si sarebbe slogato il polso nel tentativo di separare due colleghi.

Lo scontro è peggiorato ulteriormente quando dai banchi del Pd Piero De Luca ha ricordato che le trattative si sono svolte mentre la Lega era al governo. Come riporta l’Ansa, i deputati leghisti hanno protestato, gridando “venduti, venduti” e il diverbio si è esteso anche ai banchi del centrodestra quando hanno visto un deputato di Forza Italia fare un video.

Roberto Fico sospende i lavori della Camera in seguito alla bagarre in Aula

Per placare le ostilità, il presidente della Camera Roberto Fico ha sospeso i lavori d’Aula e convocato la Capigruppo: “Nella conferenza informale dei capigruppo” si è convenuto di “stigmatizzare i comportamenti che ci sono stati in quest’Aula: tutti i capigruppo hanno convenuto con me nel farlo”, ha successivamente dichiarato.

“Alcuni gruppi nella conferenza dei capigruppo informale hanno chiesto a me e al ministro Federico D’Incà se il governo potesse riferire il prima possibile sul Mes. Si sono detti d’accordo anche gli altri gruppi. Il ministro per le vie brevi cercherà il governo per trovare una data a breve e a brevissimo, il che può voler dire anche domani o dopodomani. Nel frattempo si proseguono i lavori come previsto”, ha annunciato poi in Aula, secondo quanto riporta l’Ansa.

Claudio Borghi: “Giuseppe Conte si cerchi un avvocato”

Il presidente della Commissione bilancio Claudio Borghi, deputato della Lega, ha dichiarato, secondo quanto riporta l’Ansa: “Quanto detto da Roberto Gualtieri sul Mes è gravissimo ed evidenzia comportamenti che potrebbero anche configurare eversione. Il premier Giuseppe Conte ha nei fatti approvato un testo definitivo e inemendabile senza informare il Parlamento. Una cosa gravissima“.

“È stato scavalcato il Parlamento su un trattato internazionale ratificato a scatola chiusa”, ha aggiunto Claudio Borghi. “Questa è infedeltà in affari di Stato. Vogliamo che Giuseppe Conte riferisca subito in Parlamento. Se non arriva, lo porteremo in tribunale. L’avvocato del popolo si cerchi un avvocato“.

Giorgia Meloni: “Alto tradimento del popolo italiano”

La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha dichiarato in Aula, secondo quanto riporta l’Ansa: “Gravissime le parole del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che oggi dice chiaramente e senza dubbi che il negoziato sul Mes non si può riaprire e che il testo del trattato è concordato e chiuso”.

“È una vergogna nazionale, un atto di alto tradimento del popolo italiano”, ha aggiunto la deputata. “Avevamo ragione: questo governo è al servizio degli interessi franco-tedeschi e vuole espropriare il Parlamento della sua sovranità. Noi di Fratelli d’Italia glielo impediremo e annunciamo sin da ora che faremo le barricate“.

Giorgia Meloni ha annunciato che Fratelli d’Italia prenderà misure drastiche: “E scenderemo in piazza: il 9 dicembre saremo a Bruxelles per ribadire ai burocrati europei che la riforma del Mes è inaccettabile e che c’è un’Italia libera e sovrana che non intende piegarsi ai loro diktat“.

A margine dei lavori in Parlamento, ha poi dichiarato ai microfoni dell’Ansa: “In Aula abbiamo fatto notare la vergogna delle parole di Roberto Gualtieri sul Mes, visto che ci hanno detto che era tutto da definire, ma poi veniamo a scoprire che non solo il trattato è stato scritto ma non è nemmeno emendabile dal Parlamento e impegna l’Italia per 125 miliardi di euro per salvare sostanzialmente le banche tedesche“, ha proseguito.

Giorgia Meloni ha poi sottolineato: “Abbiamo chiesto che Giuseppe Conte venga a riferire per capire se ha firmato col sangue degli italiani accordi che servono a Francia e Germania”.

Graziano Delrio: “È tutta una grande montatura della Lega”

Il capogruppo del Pd Graziano Delrio, alla fine dei lavori in Aula, ha dichiarato all’Ansa: “È tutta una grande montatura, non c’è nessun pericolo per l’Italia. È una montatura della Lega che ha trattato questo Mes quando era al governo e ora fa una speculazione politica“.

Mariastella Gelmini: “Il governo si fermi, coinvolga il Parlamento”

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati ha fatto sapere, in una nota pubblicata dall’Ansa: “Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, fa una legge di bilancio che aumenta la pressione fiscale dal 41,9% al 42,6%, e dice che taglia le tasse”.

“Poi accetta a scatola chiusa le condizioni dell’Unione europea sulla riforma del Fondo Salva Stati, e dice che è senza rischi per Italia, annunciando che la firma sul Mes arriverà a febbraio 2020. Il governo si fermi, coinvolga il Parlamento, e, se emergono – come sta accadendo – criticità chieda subito che venga riaperto il negoziato. Non si scherza con i risparmi degli italiani“, ha concluso la deputata forzista.

gualtieri Fonte foto: ANSA
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