,,

Marco Patarnello e il paragone Meloni - Berlusconi: chi è il procuratore iscritto a Magistratura democratica

Giorgia Meloni punta il dito contro un magistrato sul caso migranti in Albania e non solo. Si tratta di Marco Patarnello. Chi è

Pubblicato:

Marco Patarnello si è trasformato nel bersaglio perfetto del governo Meloni, sul quale riversare l’insuccesso dell’operazione di trasferimento dei primi migranti al centro in Albania. Il magistrato, in uno scambio privato (ma reso noto) di email, ha definito la premier Giorgia Meloni più pericolosa di Silvio Berlusconi. La leader di Fratelli d’Italia non ha perso tempo e, insieme a diverse voci della maggioranza, ha definito l’analisi e le decisioni dei giudici come parte di un “complotto”.

Patarnello commenta Meloni

Il caso non inizia dalla mailing list dell’Associazione nazionale magistrati, ma è in questo luogo di dibattito tra toghe che il caso è scoppiato. Infatti, anche se l’origine del confronto è la decisione dei giudici di Roma di far rientrare i migranti trasferiti in Albania (fatto che ha scatenato critiche in merito ai soldi buttati dell’operazione), è la frase di Patarnello ad accendere la miccia.

Scrive: “Giorgia Meloni si muove per visioni politiche (n.d.r a differenza di Berlusconi che attaccava i giudici per interessi personali) e questo rende molto più pericolosa la sua azione”.

Giorgia Meloni e Silvio BerlusconiFonte foto: ANSA
In foto Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Prosegue con uno dei passaggi più criticati, ovvero la frase: “A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio“. Ma quello che non viene ricondiviso, neppure da Giorgia Meloni su X è la conclusione di questa analisi, che rende molto più neutrale l’email. “Non dobbiamo fare opposizione politica, ma difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini a un giudice indipendente. Senza timidezze”.

La spiegazione del messaggio

A cosa fa riferimento Patarnello? Si trattava di un’esortazione all’Anm presieduto da Santalucia (che ha risposto a Meloni sulla decisione di Roma) a redigere un documento di tutela per i giudici. In particolare, dopo la vicenda della giudice catanese Iolanda Apostolico (sulla quale il Csm si divise), presa di mira dopo aver disapplicato il decreto Cutro.

Il magistrato infatti ha scritto: “Dobbiamo pretendere che il Csm apra un dibattito e deliberi una reazione chiara e netta […] un approccio unitario e fermo – continua – pacato ma piuttosto chiaro”.

Marco Patarnello non è stato l’unico a mostrare preoccupazione nello spazio di dibattito. Lo scambio era acceso e aveva come focus proprio al timore di una reazione di Giorgia Meloni e del ministro Nordio alle ordinanze romane. Critiche presto arrivate e che vogliono le “toghe rosse” complottare contro il governo.

Chi è Marco Patarnello?

Stefano Musolino, procuratore aggiunto di Reggio Calabria e segretario di Magistratura democratica, trova strano che proprio Patarnello sia stato attaccato, perché è noto per non essere tra i più “estremisti e identitari”.

Magistratura democratica è infatti un’associazione che ha come obiettivo lo sviluppo di una cultura giurisdizionale europea fondata sul rispetto, in ogni circostanza, dei principi dello Stato di diritto democratico, tra i quali spiccano in primo luogo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Nello statuto si leggono propositi come la “protezione delle differenze tra esseri umani e i diritti delle minoranze, specialmente dei diritti degli immigrati e dei meno abbienti”.

Marco Patarnello, magistrato del Tribunale di sorveglianza di Roma, già vice segretario del Csm ed ex gip, incarna questi ideali.

marco-patarnello-meloni-magistrato Fonte foto: Facebook Marco Patarnello
,,,,,,,,