Mara Venier risponde su Ghali e Dargen D'Amico: "Io non censuro nessuno, soffro e ho pianto tantissimo"
Mara Venier rompe il silenzio dopo le polemiche su Ghali e Dargen D'Amico: "Io non censuro nessuno, sto malissimo"
Dopo le polemiche, Mara Venier rompe il silenzio su Ghali e Dargen D’Amico. Il riferimento è chiaramente agli eventi andati in onda a ‘Domenica In’ l’11 febbraio, giornata del post-Festival di Sanremo alla quale hanno partecipato tutti gli artisti in gara alla kermesse appena conclusa. In particolare, sulla conduttrice e “signora della tv italiana” si è abbattuta una tempesta per quel momento in cui Dargen D’Amico stava parlando di migranti e per quel comunicato dei vertici Rai in risposta all’appello di Ghali.
- Mara Venier, la spiegazione su Dargen D'Amico
- Perché quel "siamo tutti d'accordo"?
- Il chiarimento su Ghali
Mara Venier, la spiegazione su Dargen D’Amico
A intercettarla per farle rispondere alle polemiche è stato Aldo Cazzullo per ‘Corriere della sera’. Mara Venier mette subito le mani avanti: “Mai in vita mia ho censurato qualcuno, né sono mai stata accusata di censura”.
Per le accuse che le sono state mosse, Mara Venier dice di stare male e di soffrire molto. Tuttavia, sarebbe già corsa ai ripari, ma non prima di raccontare la sua versione.
Dargen D’Amico è stato interrotto perché parlava di migranti? Mara Venier respinge l’accusa: “Eravamo in ritardo, molti artisti dovevano ancora cantare, e quattro di loro non sono riusciti a farlo”. Dunque il problema non era l’argomento? “L’ho fatto molte volte (parlare di migranti, nda)”.
Come rimediare? Dargen D’Amico è stato invitato alla puntata di ‘Domenica In’ del 18 febbraio. C’è, poi, quel comunicato Rai firmato dall’Ad Roberto Sergio letto dalla conduttrice in diretta e rivolto, principalmente, al “cessate il fuoco” invocato da Ghali durante la finalissima di Sanremo.
Perché quel “siamo tutti d’accordo”?
Dopo le proteste dell’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, la Rai ha inviato un comunicato che Mara Venier ha letto in diretta. A colpire l’opinione pubblica non è stato tanto il contenuto in cui si ricordava “la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre” e si manifestava “solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica”, quanto la considerazione di Mara Venier.
“Siamo tutti d’accordo”, aveva detto la conduttrice, e per questo è stata tacciata di presunzione. Per questo, di fronte ad Aldo Cazzullo, risponde: “Se l’amministratore delegato della Rai mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio“.
Poi si domanda: “Forse qualcuno non è d’accordo con la condanna del massacro del 7 ottobre? Certo, è doveroso ricordare anche le vittime innocenti di Gaza”.
Il chiarimento su Ghali
Va detto che a ‘Domenica In’ Ghali non è stato interrotto, bensì gli è stato concesso di rispondere all’ambasciatore di Israele.
“Continua la politica del terrore, la gente ha paura di dire stop alla guerra, stop al genocidio […] le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono ‘viva la pace'”.
Soprattutto, Ghali ha precisato: “Non è dal 7 ottobre che ne parlo, questa cosa va avanti già da un po’“.