"Lockdown o 10 mila morti in un mese": l'allarme dei medici
Il presidente dell'Ordine dei medici, Filippo Anelli, invoca il lockdown nazionale per evitare migliaia di morti prima di Natale
Un lockdown adesso per salvare migliaia di persone. L’appello accorato è di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), che ai microfoni di Rainews24 ha spiegato che una chiusura totale del Paese consentirebbe di arrivare al Natale con una fase discendente del picco, che si stabilizzerebbe all’Immacolata. Se invece i numeri dovessero crescere come viene previsto ora, senza lockdown, “penso che all’Immacolata avremo altri 10 mila decessi e avremo quei 5 mila posti occupati in terapia intensiva che ci spaventano”.
Covid, Anelli invita a reclutare gli specializzandi
Anelli ha sottolineato come il sistema sanitario nazionale sia in grave difficoltà: “Abbiamo raggiunto livelli critici, ci sono file di ambulanze fuori dai pronto soccorso un po’ dappertutto nelle varie Regioni. Nelle terapie intensive si cominciano ad avere numeri importanti”
Secondo il presidente della Fnomceo, “il dramma che si vive all’interno degli ospedali con il sovraccarico di lavoro è evidente”.
Necessario, quindi, aumentare anche il personale medico e infermieristico. C’è chi ha proposto, in Piemonte, di reclutare quello delle Ong. Anelli è contrario: “Sono troppo pochi, il governo consideri gli specializzandi degli ultimi due anni, sono circa 12 mila medici”.
A loro vanno aggiunti i “23 mila medici oggi laureati che hanno fatto il corso di specializzazione, e questi oggi possono essere molto utili sbloccando il concorso”.
Non solo Covid: scenario drammatico per tutti i malati
Il sovraccarico degli ospedali implica che anche chi non è un paziente Covid rischi la vita: “Lo scenario che si prospetta è drammatico – ha aggiunto Anelli – soprattutto per il trattamento di tutti i malati che hanno altre patologie”, che non possono essere curati in caso di strutture intasate.
“Per questo – ha concluso – servono misure drastiche come un lockdown totale, per evitare di andare a fine dicembre-inizio gennaio a dover sommare il trattamento di malati Covid con quelli affetti da influenza“.
Lockdown totale, cosa pensa Massimo Galli
Sul tema è intervenuto Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, ai microfoni di Rai3. Secondo lui sono necessarie “altre dolorose chiusure” per provare a contenere l’impatto della nuova ondata di Covid-19 in Italia.
“L’appello dell’Ordine dei medici – ha sottolineato – è interessante e importante in questo senso, perché in realtà esprime un parere che è assai generalizzato tra i medici di questo Paese”.
Secondo Galli “può essere ancora ragionevole considerare alcune differenze regionali, ma con estrema attenzione – ha concluso – per non correre il rischio di vanificare le posizioni prese e di non avere risultato”.