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Le città si spengono contro il caro bollette, da Roma a Milano sindaci in protesta: "Servizi a rischio"

Lungo l'elenco delle adesioni alla protesta contro il caro bollette indetta per giovedì 10 febbraio dall'associazione nazionale dei sindaci

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Da Roma a Milano i monumenti delle città italiane restano al buio. Sono molti i sindaci che hanno aderito all’iniziativa lanciata dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, di spegnere le luci di palazzi e simboli cittadini contro il caro bollette. La protesta è stata indetta per giovedì 10 febbraio alle ore 20.

I motivi della protesta

“Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti” ha spiegato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Continua il sindaco: “Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini”.

Le stime dell’Anci

L’Anci stima aggravi per i conti delle amministrazioni comunali di almeno 550 milioni di euro a causa dell’aumento del costo dell’energia.

L’aumento andrebbe a pesare su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro.

Antonio Decaro, presidente dell’Anci

Roma spegne il Campidoglio

Tra le adesioni, anche quella del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Le luci del Campidoglio verranno spente, simbolicamente, domani sera alle 20.00”, ha annunciato Gualtieri.

“Si tratta di un’iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia”, ha concluso Gualtieri.

Milano spegne Palazzo Marino e il Castello Sforzesco

Anche Beppe Sala, sindaco di Milano, aderisce alla protesta: “Milano, città dalle mille luci, domani sera dalle 20:00 alle 21:00 si spegnerà attraverso due dei luoghi più rappresentativi, Palazzo Marino e il Castello Sforzesco.

“Lo facciamo per aderire all’iniziativa contro l’aumento dei costi dell’energia. Un rincaro che incide negativamente sui bilanci degli enti locali limitando la possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini”, ha detto il sindaco del capoluogo lombardo.

Sala poi ha concluso: “Al Governo chiediamo ascolto e misure per il bene delle nostre comunità”.

La lista delle adesioni alla protesta

Da Firenze a Torino. Da Bologna a Reggio Calabria. È lunga la lista delle città che hanno aderito alla protesta e che giovedì sera lasceranno al buio i propri simboli.

A Firenze si spengono le luci di Palazzo Vecchio. “Per il Comune di Firenze stiamo stimando un ammanco superiore a 10 milioni di euro” ha detto a SkyTg24 il sindaco Dario Nardella.

A Pisa, la protesta simbolica oscurerà Palazzo Gambacorti e Logge di Banchi, mentre a Torino La Mole Antonelliana. E ancora. A Bologna lo stop all’illuminazione riguarda il monumento a Nettuno e nel Palazzo Re Enzo.

Fonte foto: Ansa

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