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CRONACA

Latina, uccisa da un calabrone mentre stendeva il bucato

Lo choc anafilattico non le ha lasciato scampo: la 66enne Franca Piccaro è morta pochi minuti dopo essere stata punta sul balcone di casa sua

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Uccisa dalla puntura di un calabrone mentre stende il bucato. La tragedia è avvenuta a Roccagorga, centro di poco più di quattromila anime in provincia di Latina, dove Franca Piccaro, 66 anni, ha perso la vita per lo choc anafilattico conseguente alla puntura.

Come riporta ‘Il Messaggero’, la donna si trovava sul balcone di casa sua e mentre era intenta a stendere il bucato è stata punta da un insetto, presumibilmente un calabrone.

La signora si è immediatamente sentita male e ha chiamato in soccorso i suoi familiari, i quali a loro volta hanno allertato i sanitari del 118. Nel giro di pochi minuti, però, le sue condizioni di salute sono precipitate fino all’arresto respiratorio. Al loro arrivo i sanitari hanno inutilmente provato a rianimarla, ma infine non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

L’episodio si è verificato a Roccagorga, in provincia di Latina.

Le indagini della Procura

La Procura di Latina ha aperto un’indagine sulla vicenda. Al momento la salma è stata trasferita in obitorio per ulteriori accertamenti. Si punta a capire se la donna soffrisse di allergie o di altre patologie che potrebbero averla resa particolarmente vulnerabile alle punture di insetto.

Cinque milioni gli italiani punti ogni anno

Secondo i dati riportati da ‘AdnKronos Salute’ ogni anno in Italia oltre 5 milioni di persone vengono punte da api, vespe e calabroni. E queste punture uccidono ogni anno dalle 10 alle 20 persone.

Cosa fare in caso di puntura

Come informa l’Istituto Superiore di Sanità, se in caso di puntura il pungiglione dovesse rimanere attaccato alla pelle è importante rimuoverlo con attenzione.

Qualora nella zona colpita dovessero comparire rossore e gonfiore, allora si tratta di una normale reazione locale al veleno iniettato. In questo caso si può applicare ghiaccio e, in caso di dolore acuto, pomata cortisonica. Una minoranza di pazienti manifesta però sintomi più seri come difficoltà a respirare, capogiri, rigonfiamento del viso e della lingua. In questo caso è richiesto intervento medico immediato.

Quando consultare il medico

I disturbi cessano nel giro di due o tre giorni. In caso dovessero essere persistenti, allora bisogna contattare il proprio medico. Il medico va contattato anche in caso la puntura sia avvenuta in prossimità di zone sensibili, come labbra, gola e occhi, se la ferita si infetta o se insorgono complicazioni come febbre, affaticamento, tosse e dolori.

Quando andare al pronto soccorso

In caso di reazione grave è necessario recarsi al più presto al più vicino pronto soccorso. I segni di un possibile choc anafilattico sono rigonfiamento della faccia, della bocca o della gola, nausea o vomito, tachicardia, capogiri, debolezza, difficoltà a ingoiare e perdita di coscienza.

Fonte foto: iStock - RolfAasa

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