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La pensione degli italiani che vivono all'estero: quali sono i Paesi in cui si guadagna di più, le cifre

Il Portogallo ha terminato il regime fiscale agevolato per i pensionati stranieri: le alternative per gli italiani

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Finiti gli sconti sulla pensione. Il Portogallo ha terminato il regime fiscale agevolato che ha attratto diversi pensionati nel paese. Altri Paesi però hanno leggi simili e stanno diventando la nuova meta di emigrazione per gli italiani che guardano all’estero.

La fine del regime agevolato in Portogallo

Nel 2024 il Portogallo ha concluso un esperimento durato oltre 15 anni. Per attrarre stranieri nel Paese, il governo varò nel 2009 una legge che stabiliva agevolazioni fiscali per due categorie specifiche.

Da una parte si fissava un’aliquota al 20% fissa per 10 anni per i redditi di cittadini stranieri che trascorrevano almeno 183 giorni all’anno nel Paese, a patto che questi derivassero da professioni ad alto valore aggiunto, come quella di medico o architetto.

Il primo ministro del Portogallo António Costa

Con gli stessi criteri di permanenza poi, si applicava una tariffa fiscale del 10% ai pensionati. L’afflusso di persone benestanti dall’estero ha però fatto aumentare di molto i prezzi delle case nelle città. Per questo il primo ministro António Costa ne ha decretato la fine dal 2024.

In pensione nel Mediterraneo, dalla Grecia alla Spagna

Anche altri Stati garantiscono regimi fiscali simili a quello portoghese e molti si affacciano sul Mediterraneo. La Grecia ha un’imposta del 7% sui redditi ottenuti all’estero, ma per ottenerla bisogna aver passato 5 dei 6 anni precedenti alla domanda all’interno del Paese.

La Spagna ha un’aliquota fiscale molto contenuta, ma va a vantaggio soprattutto dei redditi bassi. La Tunisia ha un programma più simile a quello portoghese. Tassa soltanto il 20% dei redditi di pensionati stranieri, con tre scaglioni. Niente tasse sotto i 1.500 euro, 5% di prelievo tra i 1.500 e i 50mila e 35% sopra i 50mila.

Le isole e l’Est Europa

Ci sono poi le isole. Malta offre un’aliquota del 15%, a patto che il pensionato sia europeo e che il suo reddito complessivo sia composto per il 75% proprio dalla pensione. Cipro ha invece zero tasse fino a 19.500 euro di reddito e l’aliquota non va mai oltre i 3,5%.

Per chi non vuole allontanarsi dall’Italia c’è l’Albania. Lo Stato balcanico impone zero tasse in assoluto sulle pensioni dei cittadini esteri. Romania e Bulgaria, due Paesi in grave crisi demografica, offrono invece un prelievo fiscale del 10%, ma soltanto a chi ha la cittadinanza.

Fonte foto: ANSA

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