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L'invasione del granchio blu allarma il governo: Coldiretti intanto sfodera le padelle, quanto costa al chilo

Il granchio blu è commestibile e presenta ottimi valori nutrizionali: la strategia di Coldiretti per contenere l'infestazione di crostacei

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il granchio blu è un predatore vorace capace di mettere a rischio la biodiversità dei mari e di arrecare ingenti danni agli allevamenti di cozze, vongole, ostriche e all’itticoltura. Si riproduce a ritmi vertiginosi ed è anche capace di tagliare le reti con le sue robuste chele.

L’invasione del granchio blu

Il granchio blu, noto anche come ‘il killer dei mari’, è una specie invasiva e aliena: il crostaceo è originario dall’Atlantico del Nord e si sta velocemente diffondendo nel Mediterraneo.

L’industria del pesce e dei molluschi ha accusato il colpo, così il governo ha stanziato fondi per sostenere il settore.

Il granchio blu è commestibile

Ma la notizia è che Coldiretti ha colto la palla al balzo per trasformare una calamità in opportunità.

In un agriturismo a Eraclea, Coldiretti veneziana ha presentato una manifestazione culinaria nel corso della quale ha mostrato alcune ricette a base di granchio blu.

Il crostaceo, dicono da Coldiretti, potrebbe rappresentare un’importante opportunità sul fronte “ittiturismo, pescaturismo e dagli agriturismi sul litorale, nel rispetto delle normative territoriali”.

Da predatore, dunque a preda: “Il granchio blu – prosegue Coldiretti – vanta tra l’altro proprietà nutrizionali importanti, grazie a una presenza forte di vitamina B12, estremamente preziosa per l’organismo umano ma ha anche un sapore delicato e gustoso“.

E i prezzi tutto sommato non sono proibitivi dal momento che “si aggirano intorno ai dieci euro al chilo“.

Intanto con il Decreto Omnibus il Consiglio dei Ministri ha stabilito lo stanziamento di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento del granchio blu.

“Con decreto del Masaf – rende noto Coldiretti – verranno individuate le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande, i costi ammissibili ed i criteri di riparto”.

Granchio blu, dove si trova oggi

La presenza del granchio blu è stata segnalata lungo la costa nord dell’Adriatico fino al Veneziano e al Golfo di Trieste in Friuli.

Crostaceo segnalato anche nel Tirreno, dalla Toscana (a Orbetello e a Marina di Pisa).

Segnalazioni anche in varie zone di Puglia, AbruzzoLazioLiguria e Sicilia.

Fonte foto: ANSA

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