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Insulti contro Moise Kean, il caso diventa politico e il ministro Abodi tuona contro i "vigliacchi ignoranti"

Nuovi insulti razzisti contro Moise Kean. Il giocatore della Fiorentina li ha denunciati sui social e in suo soccorso è intervenuto il ministro Abodi

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La vicenda degli insulti razzisti a Moise Kean diventa un caso politico. Ad occuparsi della questione è anche Andrea Abodi, che, in un programma televisivo, ha bollato come “vigliacchi ignoranti” gli autori di tali attacchi discriminatori. Secondo il ministro per lo Sport, il tema del razzismo è da affrontare su tre piani diversi: intervento tempestivo, sicurezza del web e ambito scolastico.

Insulti a Moise Kean

Moise Kean ha denunciato gli insulti razzisti che ha ricevuto sui suoi profili social dopo l’ultima gara giocata dalla sua Fiorentina contro l’Inter. L’attaccante ha postato alcune storie nelle quali si leggono tremendi attacchi discriminatori contro di lui che ha commentato con un laconico “Ancora, nel 2025…”, corredato da alcune emoji che vomitavano.

Dal calcio, la vicenda si è spostata ben presto anche al campo della politica e il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, è intervenuto per esprimere solidarietà al giocatore e chiarire la strategia da seguire per debellare questa piaga sociale.

insulti Moise KeanFonte foto: IPA
Moise Kean, giocatore della Fiorentina, nato a Vercelli

L’intervento del ministro Andrea Abodi

Partecipando alla trasmissione “Agorà” su Rai 3, Abodi ha espresso la sua opinione sul caso e raccontato anche alcune esperienze personali. “La fabbrica dell’educazione deve rimanere sempre aperta. Io accompagno mio figlio la domenica alle sue partite e i genitori dalle tribune dicono qualunque cosa, anche all’arbitro. Delle volte penso di dover intervenire quando sento frasi come ‘venduto‘, ‘ma cosa ti hanno dato’ o altri insulti. E mi sento anche un po’ a disagio perché sentir dire queste cose a un ragazzo, magari di 18-19 anni che dedica la sua domenica mattina per far giocare gli altri, sentire che viene insultato lui e la sua famiglia, fa allargare le braccia”, queste le sue parole.

Il ministro ha poi indicato le linee guida e le intenzioni del Governo. “Dobbiamo lavorare su più piani: quello dell’intervento, se possibile farlo diventare il più tempestivo possibile. Poi vanno contrastati i leoni da tastiera, che sono vigliacchi ignoranti che si nascondono ma non del tutto. Quello che è stato scritto a Kean merita di essere sottolineato. Quindi dobbiamo trovare un modo affinché il web non sia la terra di nessuno. Infine la scuola: maestri e insegnanti devono fare un lavoro importante perché le famiglie non sempre riescono”, chiosa Andrea Abodi.

L’intervento arriva solo poche ore dopo la denuncia di Moise Kean, vittima di insulti razzisti. Il giocatore ha postato degli screen nei quali viene bersagliato da attacchi discriminatori. “Godo scimmia di m…”, “Che fai? Stasera non balli? Sporca scimmia”, “Ciao scimmione, femminuccia”, oppure “Fai vedere i muscoli, scimmia”, questi solo alcuni dei tanti messaggi che sono stati recapitati al calciatore che li ha ripostati tenendo ben visibili nomi e cognomi degli autori, subito segnalati alle autorità.

La solidarietà del mondo del calcio

Il mondo del calcio si è stretto attorno all’attaccante della Fiorentina. Il suo club ha condiviso un comunicato su X nel quale si legge che ”La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Moise Kean, vittima sui social media, al termine della partita disputata contro l’Inter a Milano, di pesanti attacchi a sfondo razzista. Gli autori di tali gesti sono stati segnalati alle autorità competenti”.

Dello stesso tenore anche l’intervento, sempre su X, dell’Inter che scrive. “Per i valori che contraddistinguono la nostra storia, siamo da sempre contro ogni forma di discriminazione. Ci schieriamo quindi a fianco di Moise Kean e della Fiorentina nel condannare gli attacchi di cui è stato vittima l’attaccante viola”.

Messaggi di vicinanza a Kean sono arrivati anche da suoi colleghi, come Juan Jesus. Il difensore del Napoli ha scritto: “Sono con te fratello, vediamo come finisce questa volta”. L’intervento del giocatore brasiliano è particolarmente rilevante perché, poco meno di un anno fa, proprio lui era stato al centro di una vicenda nella quale era stato vittima di razzismo. Durante un Inter-Napoli infatti Juan Jesus aveva denunciato di essere stato apostrofato con un’offesa di questo genere dall’avversario Francesco Acerbi. Dopo le audizioni alla Procura Figc però il difensore nerazzurro fu assolto e il caso non portò ad alcuna sanzione.

insulti-moise-kean-andrea-abodi Fonte foto: IPA
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