Cibi con insetti al supermercato, quali sono quelli che mangiamo senza saperlo: dallo yogurt alle caramelle
La decisione di introdurre la farina di grillo riaccende la polemica sugli insetti nel cibo, ma in Italia ci sono già: in quali prodotti si trovano
La decisione della Commissione Europea di introdurre la farina di grillo nella nostra alimentazione ha riacceso la polemica e il dibattito sugli insetti nel cibo. In Italia, tuttavia, esistono già in molti alimenti che si possono trovare al supermercato.
- Insetti nel cibo in Italia: dove si trovano
- Cosa è la cocciniglia che già stiamo mangiando
- Gli altri insetti che finiscono al supermercato
Insetti nel cibo in Italia: dove si trovano
A evidenziarlo è una ricerca della rubrica ‘Il Gusto’ di Repubblica. La testata ha visitato una serie di supermercati di grandi marchi a Roma alla ricerca di alimenti che contengano tracce di insetti.
Si trovano soprattutto in quei prodotti che presentano una colorazione rossa o tendente a queste tonalità: al posto del colorante vegetale, spesso viene usato un prodotto noto come estratto di cocciniglia.
È possibile trovarlo negli yogurt, succhi di frutta, bitter, liquori, caramelle o ancora certe marche di aranciata. La dicitura che ne segnala la presenza è “Colorante E120” o “acido carminico“.
Cosa è la cocciniglia che già stiamo mangiando
La cocciniglia fa parte della stessa famiglia delle coccinelle, ma è considerato un parassita infestante e quindi spesso motivo di preoccupazione per gli agricoltori.
Nella filiera alimentare, il colorante viene ricavato tramite l’essicazione al sole di questo piccolo insetto che si trova soprattutto in Perù e alle Canarie.
Vengono poi macinati e la polvere viene trattata con acqua calda, dalla quale si ricava il colorante rosso o acido carminico.
L’estratto è autorizzato dalla legge, ma alcune marche preferiscono sostituirlo con coloranti sintetici cruelty free.
Gli altri insetti che finiscono al supermercato
Dalla stessa fonte, viene ricordato poi che ci sono tutta una serie di altri insetti che inevitabilmente finiscono già in altri cibi. A certificarlo è stato uno studio del Centro per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Università Iulm di Milano.
Il consumo inconsapevole medio di insetti per gli italiani si aggira ogni anno sui 500 grammi: questi animali sono considerati contaminanti alimentari comuni e sono tollerati in piccola percentuale.
Dall’aranciata coi moscerini (fino a 5) alla cioccolata con 8 pezzetti di insetti, per non parlare poi di insalate, passate di pomodoro e succhi di frutta, lo studio sottolinea come la farina di insetto approvata dall’UE potrebbe essere solo un’aggiunta ad una già nutrita lista di insetti che finiscono nei piatti.