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Inps: assegno unico automatico da marzo se la domanda è già stata accolta, ma attenzione all'Isee

L'Inps specifica che dal 2'23 l'erogazione dell'assegno unico sarà automatica per chi ha già presentato la domanda. Ma attenzione alle variazioni

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Una nuova circolare Inps fa chiarezza sull’assegno unico e universale per i figli a carico. Il bonus diventa automatico a partire da marzo, se la domanda è già stata accolta. Tuttavia in certi casi sarà necessario aggiornare l’Isee o si riceverà l’importo minimo stabilito dalla normativa.

Chi non deve fare nuova domanda

Nessuna nuova domanda, dunque, per chi ha già inoltrato l’istanza con esito positivo nel periodo gennaio 2022 – febbraio 2023. Il rinnovo avverrà d’ufficio, come chiarito dalla circolare Inps 132 del 15 dicembre scorso.

Assegno unico e i dati Isee

Per i dati Isee, in questi casi, l’Inps farà riferimento ai dati presenti nelle domande di assegno unico già acquisite. In caso di variazioni occorrerà modificare la domanda già presentata.

In casi specifici, dunque, sarà necessario presentare una dichiarazione sostitutiva unica aggiornata (Dsu) che attesti l’Isee per il 2023, o il sistema elargirà in automatico gli importi minimi stabiliti dalla legge.

La circolare Inps riporta un elenco esemplificativo e non esaustivo dei casi che possono dare luogo a modifiche:

  • la nascita di un figlio;
  • nuova o diversa disabilità di un figlio;
  • variazioni nella frequenza scolastica o nella frequenza di corsi di formazione per figli dai 18 ai 21 anni;
  • modifiche all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
  • criteri di ripartizione dell’assegno tra i due genitori sulla base di provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
  • variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.

Domanda mai presentata o non andata a buon fine

Come chiarisce la circolare dell’Inps, le persone che non abbiano mai beneficiato dell’assegno unico e chiunque abbia già presentato la domanda per l’assegno entro il 28 febbraio 2023 e che si ritrovi ad avere l’istanza in stato ‘respinta’, ‘decaduta’, ‘rinunciata’ o ‘revocata’ dovrà presentare una nuova domanda.

Solo in questo caso sarà possibile ottenere il beneficio dal 1° marzo 2023.

La domanda è inoltrabile all’Inps tramite diversi canali:

  • sito web dell’Inps (serve Spid almeno di livello 2, Cie o Cns);
  • call center telefonando ai numeri 803164 (gratis da rete fissa) o 06164164 (a pagamento da rete mobile);
  • caf e patronati.

Assegno unico più alto dal 2023

Tutti gli assegni, entro un certo limite Isee, saranno comunque più alti che in passato: la Manovra finanziaria ha introdotto importanti maggiorazioni per i percettori di assegno unico.

Fonte foto: ANSA

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