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Il senatore Pillon da Pontida: “Sono pro-life, ma bisogna applicare la prima parte della 194”

Dal raduno leghista di Pontida il senatore Pillon esprime il suo punto di vista riguardo i temi dell’aborto e dalla legge 194

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

È tornato il grande raduno della Lega di Matteo Salvini, che dal tradizionale palco di Pontida (vicino a Bergamo) ha lanciato il suo programma in vista delle elezioni del 25 settembre.

Presente, tra gli altri, anche il senatore Pillon che, intervistato, si è espresso sui temi dell’aborto e delle unioni civili.

Pillon sull’aborto

“Simone Pillon è convintamente Pro-Life”. Questo l’esordio del senatore in risposta al giornalista di LaPresse che gli ha chiesto se fosse a favore dell’abolizione della legge 194.

Il senatore Simone Pillon

Nonostante l’affermazione iniziale però, Pillon ha proseguito chiarendo di non essere comunque contrario all’applicazione della legge. Almeno in una parte.

Il senatore sulla legge 194

Pillon è si dichiarato comunque favorevole alla prima parte della legge 194: “in questa fase è importante dare piena applicazione alla prima parte della 194, sostenere i centri di aiuto alla vita e le donne che non riescono ad avere figli per questioni economiche”.

“Bisogna fare in modo che non si debba più scegliere tra un figlio e il lavoro – ha poi aggiunto il senatore – che è una follia”.

Pillon ha comunque chiarito che, indipendentemente dalla linea della Lega, lui ha comunque una sua posizione che deriva dalla sua storia personale di uomo cattolico.

Il tema delle unioni civili

Anche il tema delle unioni civili è entrato nel discorso. A questo proposito però il senatore Pillon ha le idee chiare: “Un conto sono le unioni civili, altro discorso è il matrimonio”.

Il che comunque non esclude la possibilità di dialogo con Fratelli d’Italia: “Su questo ci sono comunque dei margini per poter lavorare con Giorgia Meloni“.

La famiglia resta comunque un tema centrale, che il senatore definisce “naturale” (e non “tradizionale”) così come intesa dalla Costituzione.

“Per metter al mondo un figlio servono maschietto e femminuccia, se volete faccio un disegnino” ha poi chiosato Pillon.

Fonte foto: ANSA

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