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Il Pnrr si sblocca con l'accordo sulla terza rata: salvi i 60mila nuovi posti letto per gli studenti

La terza rata del Pnrr è salva, ma oltre mezzo miliardo di euro sarà scorporato per essere dirottato verso la quarta rata. Manca solo l'ok formale dell'Ue

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Alla fine l’accordo sul Pnrr si è trovato. Ma affinché l’Italia non perdesse i fondi si è dovuta aprire una trattativa con l’Unione europea: slitta così dalla terza alla quarta rata l’obiettivo programmato per aumentare il numero degli alloggi universitari.

Pnrr: terza rata salva ma con sconto

Il governo invierà prossimamente una proposta formale, ma una nota di palazzo Chigi parla di “approfondita interlocuzione con la Commissione Europea” e di modifiche proposte “in accordo con la Commissione”.

Si tratta dunque di un accordo concordato. Questo, salvo colpi di scena, dovrebbe significare che il compromesso si è materialmente trovato e manca solo il bollino dell’ufficialità.Raffaele Fitto, il ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr.

L’escamotage salva i fondi europei attesi nel 2023 (35 miliardi di euro, 19 dalla terza rata e 16 dalla quarta) e i 60mila nuovi posti letto per studenti da realizzare entro il 2026.

I posti letto sembrano essere una delle spine nel fianco dei governi italiani: gli esecutivi Draghi e poi Meloni non sono riusciti a raggiungere l’obiettivo di aggiungere 7.500 posti letto in studentato entro la fine del 2022.

Dall’Italia si è sostenuto di avere centrato quell’obiettivo, ma Bruxelles ha replicato che una parte dei posti letto era già esistente e che dunque non avrebbe dovuto essere conteggiata.

Qualcosa di simile si è visto con gli asili nido e con altri obiettivi del Pnrr sui quali l’Italia ha accumulato ritardi su ritardi.

Ma nonostante i ritardi, l’Italia risulta essere fra i primi Paesi europei per capacità di spesa dei fondi del piano Next Generation.

Pnrr, scorporo di mezzo miliardo dalla terza alla quarta rata

519 milioni di euro traslocano adesso dalla terza alla quarta rata.

Bruxelles, svolti gli adempimenti burocratici, erogherà dunque nel giro di alcune settimane la terza rata che da 19 miliardi di euro scende a 18,5.

Questi soldi serviranno a realizzare 54 obiettivi, mentre per la quarta da 28 obiettivi saranno erogati 16,5 miliardi.

Pnrr, la trattativa fra governo Italiano ed Europa

Raffaele Fitto, ministro per il Pnrr (fra le altre cose) ha convocato una nuova cabina di regia per chiudere la trattativa con l’Europa.

Una nota di Palazzo Chigi ha spiegato che dopo una “approfondita interlocuzione” con la Commissione europea, il governo italiano ha presentato nella riunione della Cabina di Regia sul Pnrr una richiesta di modifica in materia di riforma degli alloggi per studenti”.

Il fine: “Inserire una nuova milestone nella quarta rata; chiarire le condizioni e gli obiettivi della misura; correggere alcuni errori materiali”.

“La proposta sarà esaminata dalla stessa Commissione e poi dal Consiglio dell’Unione europea congiuntamente alle altre 10 proposte di modifica della quarta rata già esaminate dalla Cabina di Regia e presentate l’11 luglio alla Commissione”, aggiunge la nota.

Fonte foto: ANSA

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