Il “mostro di Amstetten” libero: Josef Fritzl potrebbe uscire dal carcere, segregò la figlia per 24 anni
Chiesta la scarcerazione per l’austriaco Josef Fritzl, condannato all’ergastolo, segregò e violentò la figlia per 24 anni
Potrebbe uscire dal carcere Josef Fritzl, noto come il “mostro di Amstetten”. L’austriaco, oggi 88enne, fu condannato all’ergastolo nel 2009 per aver ucciso uno dei suoi figli per negligenza, per stupro, incesto e per aver ridotto la figlia in schiavitù: tenne la ragazza segregata per 24 anni e con lei ebbe 7 figli.
- Chiesta la scarcerazione per Josef Fritzl
- Parla l’avvocato del “mostro di Amstetten”
- Segregò e violentò la figlia per 24 anni
Chiesta la scarcerazione per Josef Fritzl
L’avvocato di Josef Fritzl spinge per la scarcerazione, annunciando la richiesta della condizionale. La notizia è stata riportata da SkyNews.
Fritzl è rinchiuso da 14 anni nell’unità di sicurezza per persone mentalmente disturbate del carcere di Stein, a Krems, in Austria, vicino alla città natale di Amstetten.
All’epoca della condanna Fritzl aveva 63 anni, oggi, 88enne, si muove solo con l’ausilio di un deambulatore e soffre di demenza senile.
Per tali ragioni, riferisce l’emittente pubblica austriaca Orf, una nuova perizia psichiatrica ha stabilito che l’uomo non rappresenta più un rischio per la società.
Fritzl potrebbe rilasciare l’unità di massima sicurezza per una prigione normale. L’avvocato, però, chiede che venga scarcerato con la condizionale.
Parla l’avvocato del “mostro di Amstetten”
Astrid Wagner, avvocato di Fritzl, al quotidiano Zeitung si è dichiarato “già in procinto di ottenere per lui un congedo condizionale”.
Se la domanda verrà accolta, il legale è intenzionato a far sì che l’uomo “ottenga un posto in una casa per persone fragili”.
Heidi Kastner, esperta in psichiatria forense che ha dedicato al caso Fritzl un anno di studi, afferma che “non vi è più alcun rischio che commetta crimini”. E l’avvocato aggiunge:
Sa tutto quello che ha fatto, si rammarica di tutto ed è in terapia continuativa, si nasconde nella sua cella, guarda molta televisione, coltiva pomodori, prende il sole tra le sbarre, fa ginnastica ed è molto preoccupato per la sua salute.
Segregò e violentò la figlia per 24 anni
Passò agli annali come il caso del “mostro di Amstetten” quello che coinvolse Josef Fritzl e la figlia Elisabeth.
L’uomo, di professione ingegnere elettrotecnico, sposato e padre di 7 figli, nel 1984 costruì un bunker sotto la propria abitazione e vi rinchiuse la figlia, allora 18enne, Elisabeth. Ai parenti raccontò che la ragazza era fuggita con una setta.
Elisabeth Friztl rimase in prigionia per oltre vent’anni, fino al 2008. Quando tornò in libertà aveva 42 anni.
Durante il periodo di schiavitù la donna fu meccanicamente violentata dal padre e dall’incesto nacquero 7 figli, di cui uno morto per negligenza.
Fu proprio la malattia di uno dei bambini, che necessitava un ricovero in ospedale, a costringere Josef Fritzl a liberare i figli.
Oggi, Elisabeth Fritzl e i suoi figli, tra i 17 e i 31 anni, hanno cambiato identità e, dopo una lunga terapia per attenuare i traumi subiti, vivono sotto protezione in un piccolo villaggio della campagna austriaca.