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Il buco nero che cresce a un ritmo anomalo: è nato subito dopo il Big Bang, la scoperta del telescopio Webb

Il James Webb Space Telescope e l'osservatorio Chandra hanno scoperto un buco nero supermassiccio primordiale

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Nuova scoperta che potrebbe cambiare l’astronomia. La NASA, tramite il James Webb Space Telescope e l’osservatorio a raggi X Chandra ha individuato un buco nero supermassiccio a 13,2 miliardi di anni luce dalla Terra, soltanto 470 milioni di anni dopo il Big Bang.

La scoperta del buco nero

La NASA ha comunicato di aver trovato un buco nero al centro di una galassia a 13,2 miliardi di anni luce distante dalla Terra. Si tratta del più distante mai analizzato, e si trova a soli 470 milioni di anni dal Big Bang.

La sua massa è tra le 10 e le 100 milioni di volte quella del Sole, circa quella di tutte le stelle della sua galassia messe insieme. Si tratta di un’anomalia, di solito i buchi neri hanno soltanto lo 0,1% della massa della galassia che orbita loro attorno.

Il James Webb Telescope, che ha trovato il buco nero

La scoperta è stata possibile grazie all’azione combinata del James Webb Telescope, che ha individuato l’ammasso di galassie Abell 2744, e dell’osservatorio a raggi X Chandra, che ha permesso di trovare segni del buco nero.

Cosa può dirci questa nuova scoperta

Questa scoperta è importante per varie ragioni. Prima di tutto permetterà di studiare i buchi neri primordiali, nati subito dopo il Big Bang. I ricercatori suppongono che uno dei motivi per cui questi buchi neri, come quello appena visto, siano così massicci, è che si formino direttamente da ammassi gassosi e non da stelle al termine della loro vita.

L’osservazione ha anche confermato le teorie del dottor Priyamvada Natarajan dell’Università di Yale, che ha partecipato alla scoperta e che ipotizzava proprio questa origine per i buchi neri supermassicci nati subito dopo il Big Bang.

Avevamo bisogno di Webb per trovare questa galassia straordinariamente distante e di Chandra per trovare il suo buco nero supermassiccio” ha detto Akos Bogdan, a capo del team che ha individuato la galassia UHZ1 al centro della quale si trova il buco nero.

Come fa il telescopio Webb a guardare “indietro nel tempo”

Le osservazioni di oggetti così lontani ci permettono di analizzare i momenti successivi al Big Bang. L’universo ha 13,72 miliardi di anni, ma il James Webb Space Telescope e Chandra vedono il nuovo buco nero come era dopo soli 470 milioni di anni dall’inizio dell’universo stesso.

Questo accade perché le radiazioni emesse dal buco nero, inclusa la luce del suo disco di accrescimento, la massa di stelle di cui si “ciba”, arrivano a noi dopo 13,2 milioni di anni, dovendo percorrere 13,2 miliardi di anni luce.

Fonte foto: ANSA

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