Hacker filorussi attaccano il sito del Viminale, ma il Ministero dell'Interno nega tutto: "Problemi tecnici"
Il Viminale ha smentito di aver subito un attacco da parte degli hacker filorussi del gruppo NoName057, nonostante la loro rivendicazione
Rivendicazione smentita. Gli hacker filorussi del gruppo NoName057 avrebbero colpito il sito del Ministero dell’Interno. Il condizionale è d’obbligo, perché il Viminale ha smentito: il portale della Carta di identità elettronica sarebbe risultato irraggiungibile a causa di disservizi dovuti a un incendio. Insomma, problemi tecnici.
La rivendicazione degli hacker filorussi
Gli hacker filorussi di NoName057 hanno rivendicato l’attacco al sito italiano della Carta di identità elettronica su Telegram.
Proprio lì hanno sottolineato che “l’Italia è pronta a fornire supporto materiale all’Ucraina, ma attende passi decisivi dagli alleati. Nessuna indipendenza. Fortunatamente, il nostro team può prendere decisioni da solo: siamo andati nel segmento russofobo italiano di Internet e abbiamo ucciso un sito web di carte d’identità elettroniche”.
Polizia postale al lavoro
Secondo quanto riportato dall’Ansa, gli esperti della Polizia postale hanno lavorato al ripristino del servizio.
Come nei casi precedenti l’attacco sarebbe stato di tipo Ddos (Distributed denial of service): in pratica si invia un’enorme quantità di richieste al sito web obiettivo, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente.
La smentita del Viminale
Tutto questo, però, è stato smentito dal Viminale: “I servizi della Carta di identità elettronica sono momentaneamente indisponibili a causa di un problema tecnico nella fornitura della connettività internet, seguito all’incendio divampato nella giornata di ieri nei pressi della stazione Tiburtina, che ha coinvolto cavi della fibra ottica”, recita una nota.
“Stiamo lavorando per ripristinarne il pieno funzionamento“, aggiungono dal Ministero.