Governo politico o istituzionale, gli scenari della crisi
La crisi di governo si sta avvicinando a una conclusione, tutt'altro che chiara: ecco le possibili svolte
La crisi di governo aperta da Matteo Renzi e culminata con le dimissioni del premier Giuseppe Conte sembra avere al momento tre possibili conclusioni: governo politico, governo istituzionale ed elezioni anticipate. Prima del secondo giorno di consultazioni, l’ago della bilancia sembrava pendere verso un Conte ter, ma dopo l’intervento del leader di Italia Viva e la telefonata tra lui e Conte questa possibilità si è ridotta.
Gli scenari della crisi: governo politico, Conte ter, mandato esplorativo
Un governo politico guidato da Conte resta ancora la soluzione caldeggiata da M5s e Pd. Il segretario dem Nicola Zingaretti ha dichiarato, al termine delle consultazioni: “Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell’ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato”.
Ma non si esclude la possibilità di un mandato “esplorativo”, affidato a una figura che in nome del Quirinale cerchi di garantire la comunicazione tra le forze politiche, ponendosi come mediatore; al momento il nome più papabile per questo ruolo è quello del presidente della Camera Roberto Fico, che già nel 2019 tastò il terreno per cercare di conciliare le visioni di Pd e M5s.
Gli scenari della crisi: governo istituzionale
Torna in auge anche l’ipotesi di un governo istituzionale, guidato da un’alta carica dello Stato. Lo stesso Renzi, il secondo giorno di consultazioni, ha suggerito questa soluzione: “Preferiamo un governo di natura politica rispetto a uno di natura istituzionale, ma ci dichiariamo disponibili anche a un governo istituzionale qualora fosse l’unica strada per evitare le elezioni”.
E un governo istituzionale potrebbe incontrare anche il favore del centrodestra, fortemente contrario a un Conte ter (malgrado alcuni senatori di Forza Italia abbiano deciso di appoggiarlo). Tuttavia la strada del voto, sebbene sia stata più volte invocata, non sembra essere la soluzione più indicata.
Gli scenari della crisi: voto anticipato
Le elezioni anticipate non sarebbero possibili prima di giugno; una data troppo distante in una fase in cui il Paese necessita di un’attenta gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Ma è tutto nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che attende il terzo giorno di consultazioni per trarre le sue conclusioni.
SONDAGGIO – Preferiresti Conte premier o un mandato “esplorativo” a Roberto Fico?