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Governo Draghi, tutte le posizioni in sintesi. Cosa succede ora

Si chiude il primo giro di consultazioni: lunedì il secondo. Ecco cosa è emerso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il primo giro di consultazioni da parte del premier incaricato Mario Draghi è terminato. Lo scenario che si va delineando è quello di un governo sostenuto diffusamente da quasi tutti i partiti: il sì è arrivato il primo giorno dai gruppi politici minori, per poi rafforzarsi il secondo giorno con il supporto di Pd, Italia Viva e Forza Italia, cementandosi al terzo giorno con il sostegno della Lega e anche del M5s che fin dalle prime battute era sembrato sul piede di guerra.

L’unica ad aver ribadito il proprio no al governo Draghi, invocando le elezioni anticipate, è stata Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. Un no che tuttavia si è accompagnato alla volontà di collaborare.

Draghi prepara la sintesi, lunedì nuovo giro di consultazioni

Le consultazioni si sono svolte in un clima di dialogo e di grande rispetto nei confronti della figura del premier Draghi, apprezzato da più parti e visto come l’uomo che riuscirà a portare l’Italia fuori dalla crisi.

Ma come farà Draghi a mettere d’accordo tutte le forze politiche e conciliare anche le asprezze più ataviche, è un altro paio di maniche. Già lunedì si terrà un nuovo, decisivo giro di consultazioni al termine del quale Draghi dovrà tirare le somme. Secondo quanto hanno riferito fonti dem a La Repubblica, Draghi avrebbe così precisato: “La sintesi la faccio io. Poi però naturalmente starà a voi dire se questa sintesi è ripugnante o meno. E fare le vostre valutazioni”.

Il calendario delle nuove consultazioni

Il secondo giro di consultazioni inizierà lunedì prossimo alle 15 e terminerà martedì alle 17.15. Nella mattinata del 9 febbraio alle 11 Mario Draghi vedrà il gruppo europeisti – Maie – centro democratico Senato, alle 11.45 sarà al volta di Leu, poi alle 12.00 Italia Viva, alle 13.15 Fdi. Nel pomeriggio, alle 15, tocca al Pd, alle 15.45 Fi, alle 16.30 Lega e, infine, il M5S alle 17.15.

Governo Draghi, le posizioni dei partiti dopo le consultazioni

Ecco in sintesi le posizioni di tutti i principali partiti italiani. Sebbene il sì sia arrivato quasi all’unanimità, ciascuno dei partiti ha espresso qualche perplessità sia in merito alla natura del governo (tecnico o politico) sia sui partiti che ne faranno parte (al Pd non piace molto l’idea di governare con la Lega).

“Abbiamo confermato il pieno appoggio, già anticipato da Berlusconi, a un governo con tutte le forze migliori della politica dell’economia e della cultura” ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.

“È stato un primo incontro con il professor Draghi, con fiducia attendiamo una sua prima sintesi per valutare insieme con spirito successivo i passi successivi per dare una risposta utile ai problemi del Paese” ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, sottolineando il pieno sostegno al premier.

Alt da parte di Giorgia Meloni che ha ribadito “a Draghi che Fratelli d’Italia non voterà la fiducia al suo governo, una scelta che non ha a che fare con un pregiudizio nei suoi confronti. Ma l’Italia non è una democrazia di Serie B”, sottintendendo che la strada maestra resta quella del voto, anche in piena pandemia.

Nessuna esitazione per Italia Viva che sosterrà il governo “indipendentemente da quanti ministri tecnici e politici ci saranno”. Renzi ha dichiarato: “Grazie a Mario Draghi: averlo individuato come interlocutore per formare un nuovo governo ha portato immediatamente una ventata di credibilità e fiducia nel Paese. È una polizza assicurativa per i nostri figli e nipoti: nessuno può negarlo”.

Via libera anche per la Lega. Salvini che ha spiegato di non aver posto a Draghi “condizioni né veti, né su persone, né su idee né su movimenti”, mettendo da parte le inimicizie e le antipatie con M5s e Pd. La svolta di Salvini si è concretizzata perché “il bene del Paese deve superare l’interesse personale e partitico“.

Anche Vito Crimi ha annunciato che il Movimento 5 Stelle ha dato la propria disponibilità a sostenere il nuovo governo: “Abbiamo ribadito il concetto che quando e se si formerà un nuovo governo noi ci saremo sempre con lealtà“. A patto che esso abbia “una vocazione solidale, europeista e ambientalista, partendo da quanto è già stato realizzato”.

Governo Draghi, totoministri sempre più "ricco": tutti i nomi Fonte foto: ANSA
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