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Gisella Cardia, veggente della Madonna di Trevignano, rischia una denuncia penale insieme al marito: le ultime

La veggente Gisella Cardia rischierebbe una denuncia penale per le presunte apparizioni della Madonna a Trevignano: si muove anche la Chiesa

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È sempre più messa alle strette, la sedicente veggente di Trevignano Gisella Cardia. La donna e il marito Gianni sono ancora attesi di fronte all’Ente parco per fare chiarezza sul santuario allestito sul lago di Bracciano e per il quale sono già stati convocati. La coppia ora rischia una denuncia penale per intralcio alla giustizia.

Perché Gisella Cardia rischia la denuncia penale

Va detto che attualmente nella lunga e intricata vicenda delle apparizioni della Madonna a Trevignano, sul lago di Bracciano, non ci sono indagati.

Ciò non escluderebbe una denuncia penale per Gisella Cardia e suo marito, già convocati il 13 novembre ma senza esito per via di un’influenza accusata da Gianni Cardia. Ora i guardiaparco intendono accelerare la macchina della verità.

gisella cardia veggente trevignanoFonte foto: ANSA
Gisella Cardia e suo marito Gianni a Trevignano, in uno dei tanti incontri con i fedeli sul lago di Bracciano

Qualora non si presentassero per il prossimo sopralluogo, infatti, i coniugi santoni rischierebbero una denuncia penale per intralcio alla giustizia. Lo riporta ‘Corriere della sera’.

La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo, ma senza indagati né capi d’accusa. L’Ente parco, sostanzialmente, vuole fare chiarezza sugli eventuali abusi da parte della coppia nel grande santuario presso il quale Gisella Cardia e suo marito hanno attirato i fedeli ogni giorno 3 del mese alle 15 per l’appuntamento con il miracolo della Madonna lacrimante sangue.

Il dissenso del Papa sulla veggente

Come detto in apertura, con il prossimo sopralluogo fissato dall’Ente parco con Gisella Cardia e suo marito Gianni Cardia la macchina della verità tenta un’accelerata.

Una possibilità, questa, che nasce anche da un’esigenza del Comune di Trevignano e dei suoi abitanti di chiudere l’intera questione entro il 2023 dopo anni di inchieste, attenzioni mediatiche e indagini.

Un’esigenza che le istituzioni locali condividono con la Chiesa, che sin dall’inizio si è dimostrata scettica sulle doti da veggente di Gisella Cardia e sulle decantate apparizioni mariane.

Per questo Papa Francesco, nella persona del vescovo di Civita Castellana Marco Salvi, si è interessato al caso e lo stesso Salvi, nell’aprile 2023, ha istituito una commissione diocesana per far luce su tutto ciò che accadeva a Trevignano.

Va detto che il Pontefice si era già espresso su Gisella Cardia nel mese di giugno, quando durante un intervento nel programma ‘A Sua Immagine’ su Rai 1, condotto da Lorena Bianchetti, aveva detto: “Quando la devozione mariana è incentrata troppo su se stessa non va bene”, sottolineando che la fede dovrebbe concentrarsi “più sulla Madonna che su chi vede”.

La commissione diocesana a Trevignano

Il 1° novembre 2023 il vescovo Salvi, intervistato dal settimanale ‘DiPiù’, ha riferito che con la commissione diocesana la Chiesa “sta valutando tutto quello che ha fatto e ha detto la signora Cardia a partire dal 2016”.

Fino a questo momento Gisella Cardia si sarebbe sempre rifiutata di incontrare i tecnici della commissione, incaricati per visitarla e stilare “un referto che possa fare chiarezza sulle sue presunte doti soprannaturali“.

Anche la Chiesa vuole fare chiarezza, dunque, sia sulla statua della Vergine Maria acquistata a Medjugorje che sulle lacrime di sangue.

gisella-cardia-veggente-trevignano Fonte foto: IPA
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