Federazione Italiana Motonautica, il riferimento della motonautica in Italia
La Federazione Italiana Motonautica (FIM), presieduta dall’Avv. Vincenzo Iaconianni e fondata a Milano nel 1923 (ebbe come primo presidente Ferdinando di Savoia principe di Udine) è il punto di riferimento della Motonautica Italiana da cento anni. Vanta una lunga storia e una tradizione mirata a tutelare la cultura della navigazione con imbarcazioni a motore. Grazie a Sport e Salute, di recente inizia ad occuparsi anche di benessere a 360° intervenendo a favore delle persone più svantaggiate e più fragili nell’accesso alla pratica sportiva, contribuendo fattivamente all’abbattimento delle barriere ed a migliorare la qualità della vita.
Federazione Italiana Motonautica: una lunga storia sportiva di prestigio
Dopo la sua fondazione, la FIM vede susseguirsi illustri nomi alla sua presidenza, tra cui il Duca di Spoleto, il Conte Borromeo, Mario Agusta e, in tempi più recenti, Angelo Moratti e successivamente suo figlio Massimo.
Nel 1930, Gabriele d’Annunzio mette in palio, per le gare di Gardone, la Coppa dell’Oltranza e nel 1932 la Federazione inizia ufficialmente la sua attività istituzionale con l’istituzione dei Campionati nazionali.
I primi titoli mondiali vengono conquistati poco dopo dai piloti Theo Rossi di Montelera e Augusto Moranti; memorabile è poi il primato mondiale di velocità per fuoribordo di Massimo Leto di Priolo che tocca i 134 Km/h, durante la gara all’idroscalo di Milano nel 1953.
Poco meno di dieci anni dopo, con la Viareggio-Bastia-Viareggio del 14 luglio del 1962, dagli Stati Uniti approda in Italia l’Offshore: una data che segna l’inizio di una nuova avventura. In quel periodo spiccano campioni come Francesco Casentino, nonché personaggi come Stefano Casiraghi, Principe consorte di Carolina di Monaco, che dà luce e visibilità alla Motonautica italiana.
Negli anni a seguire nasce il fenomeno delle moto d’acqua, che riceve nel 1985 la consacrazione ufficiale da parte della FIM con la creazione del primo campionato italiano nella storia della motonautica.
Dalla sua nascita a oggi, la FIM conquista più di 800 titoli mondiali ed europei grazie a nomi illustri che hanno fatto la storia della motonautica quali: Ezio Selva, Mario Verga, Renato Molinari, Guido Cappellini, Fabio Buzzi, Alberto Monti, Serafino Barlesi, Giovanni Carpitella fino ai più recenti Campioni Mondiali Roberto Mariani, Alex Carella, Giuseppe Rossi e Alessandro Cremona.
La Federazione Italiana Motonautica è l’unica istituzione nazionale riconosciuta dal CONI che promuove la motonautica in Italia e che si occupa di organizzare, gestire, regolamentare i campionati di tutte le 9 Discipline dello Sport Motonautico presenti nel nostro Paese (Offshore, Endurance, Circuito, Moto d’Acqua, Hydrofly, Motonautica Giovanile, Motonautica Radiocomandata, Diporto Agonistico e Barche storiche da Corsa).
Una nuova disciplina, il Motosurf, è in fase di riconoscimento.
Federazione Italiana Motonautica – Sport di Tutti
Tutti sanno quanto l’esercizio fisico possa allungare la vita e migliorarne la qualità, quale strumento di prevenzione delle malattie e salvaguardia della salute.
Per questo la Federazione Italiana Motonautica si è fatta promotrice del Progetto Hemingway 2023, riservato a chi ha più di 65 anni, oltre che a familiari, accompagnatori e ai cosiddetti “ceti fragili”.
Il Progetto si inserisce nel modello di intervento sportivo e sociale denominato “Sport di tutti”, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, realizzata dal Dipartimento per lo Sport in collaborazione con Sport e Salute.
L’obiettivo dell’intervento è quello di rendere realtà il diritto allo sport per le persone e la comunità, abbattendo le barriere che impediscono l’accesso alle discipline sportive a tutti. Grazie allo sport, infatti, si favoriscono la salute e il benessere psicofisico delle persone e si rafforza la coesione sociale.
Il progetto Hemingway si compone di due allenamenti settimanali che prevedono due attività distinte: la prima consiste in un incontro dedicato alle attività ludico/motorie svolte nei mesi invernali in ambienti chiusi mentre la seconda, programmata nei mesi più caldi, prevede, per i soggetti idonei, attività pratica da svolgersi in acqua.
Le attività proposte in palestra sono focalizzate su una metodologia multilaterale e polisportiva, così da poter sviluppare atti cognitivo-motori in grado di portare a un movimento ragionato: è il caso, ad esempio, dei “circuiti e percorsi conflittuali” che indirizzano i partecipanti a scegliere azioni da compiere facendosi guidare da simbologie marinare. Sempre in palestra, si lavora per potenziare le capacità fisiche e motorie.
Le attività in acqua sono occasione di divertimento, ad esempio con gli scafi radiocomandati, molto utili a sollecitare i sensi e l’attenzione. Durante le prove pratiche si può anche prendere dimestichezza con i mezzi nautici più semplici da condurre, quali ad esempio le imbarcazioni pneumatiche, le moto d’acqua ed il motosurf.
Grazie alla pratica di queste discipline combinate si possono ottenere importanti benefici fisici e psicologici: da una parte si migliora la mobilità articolare, la funzionalità cardiovascolare e respiratoria, dall’altra si favorisce la socialità e il buonumore.
Il movimento è vita perché contrasta concretamente il decadimento fisico e mentale che l’avanzare dell’età, la sedentarietà e l’isolamento, invece, favoriscono.
Il progetto Hemingway della Federazione Italiana Motonautica ha quindi lo scopo di promuovere uno stile di vita sano e attivo dopo i 65 anni ma anche quello di offrire un’occasione di divertimento e socializzazione anche ai “ceti fragili”.
Per lo svolgimento delle attività incluse nel progetto sono coinvolte strutture selezionate in Centri anziani, ASL, Enti Locali, Centri Sociali, Associazioni locali, Università della terza età, Parrocchie e RSA.